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Politica

Belpietro attacca il Pd e svela il trucco “dell’agenda Draghi”

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Francesco Spagnolo

Maurizio Belpietro in un articolo su ‘Libero’ ritorna ad attaccare il Pd e il premier Draghi: “Vi spiego il trucco dell’agenda Draghi.

Il passo indietro del premier Draghi ha aperto una discussione nel centrosinistra e nei giorni scorsi, in particolare da Italia Viva, è nata l’ipotesi di dare vita ad una nuova alleanza seguendo l’agenda Draghi. O addirittura proponendo all’ormai presidente del Consiglio dimissionario di ritornare a Palazzo Chigi.

Belpietro in suo articolo attacca il Pd e Letta © Ansa

Si tratta, come scritto da Maurizio Belpietro in un suo articolo su La Verità, di una strategia già vista in passato. Il Pd, infatti, era pronto a candidare Giuseppe Conte come premier in caso di elezioni dopo lo strappo di Renzi. Ora, visti i dissidi registrati proprio con il M5s, al Nazareno si ragiona ad una possibile alleanza seguendo le misure che lo stesso Draghi voleva approvare in questi ultimi mesi.

E, perché no, magari con lo stesso premier a Palazzo Chigi. Una possibilità molto remota considerando che lo stesso Draghi ha più volte detto di non voler essere tirato in ballo in questi giochetti politici.

Belpietro: “Vi spiego l’agenda Draghi”

Belpietro: “Vi spiego cosa c’è nell’agenda Draghi” © Ansa

In questo articolo, inoltre, Belpietro si è soffermato sull’agenza Draghi. Come scritto dal direttore de La Verità, si trattano di tutti programmi imposti dall’Unione Europea e il Pd ha deciso di sposare perché non hanno delle idee proprie. Una tattica che gli stessi dem utilizzarono subito dopo il governo Monti.

Bisogna precisare che le prossime elezioni per il Centrosinistra si preannunciano davvero molto complicati. In un primo momento si parlava di una alleanza con il M5s, ma il campo largo sembra essere ormai stato messo da parte dopo quanto successo in questi ultimi giorni.

Come detto in precedenza, sta prendendo piede l’ipotesi di una agenda Draghi. Accordo difficile ma non impossibile da trovare, ma resta da capire chi potrà trasformare queste idee in leggi. Il premier dimissionario, infatti, in più di un’occasione ha sempre detto di non voler entrare in politica e questo complica un po’ i piani di Letta e Renzi.

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Francesco Spagnolo