L’obiettivo di Eric Adams, invitare i propri concittadini a non stare chiusi in casa era lodevole, ma si era dimenticato dell’emergenza sulle spiagge
Purtroppo l’invito a lasciare i tanti casermoni diventati roventi con le temperature di questi giorni, si scontra con l’impossibilità di recarsi a fare il bagno al mare per l’emergenza squali che tiene chiuse le spiagge da giorni.
Questa lunga e torrida estate non solo sta imperversando in Europa, ma sta anche colpendo la costa orientale degli Stati Uniti, con temperature ben oltre le medie stagionali che complicano non poco la vita dei cittadini anche al di là dell’oceano. Infatti, mentre in città si superano ampiamente i 32 gradi, il sindaco Eric Adams ha consigliato ai propri cittadini di non stare in casa e andare al mare, e fin qui nulla di strano, anzi all’apparenza un buon consiglio, peccato che proprio in questi giorni alcune delle spiagge più frequentate dai newyorkesi siano chiuse per la presenza degli squali.
L’obiettivo del sindaco, invitando i propri concittadini a non stare chiusi in casa, era duplice. Da una parte il trovare refrigerio in zone più aperte e non attorno alle bollenti case di cemento di New York, dall’altra parte preservare la questione energetica. Gli americani sono amanti delle basse temperature e l’uso eccessivo dei condizionatori potrebbe causare anche dei blackout. Ecco dunque la soluzione, andare nelle piscine pubbliche oppure recarsi sulle spiagge. Ma proprio le spiagge di Rockaway, nella zona del Queens, tra le più frequentate dai newyorkesi, sono state chiuse per la presenza degli squali in acqua, tanto che, tra i provvedimenti che potrebbero essere presi nelle prossime ore da parte delle autorità, c’è l’implementazione delle pattuglie di sorveglianza.