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Cronaca

Minore abbandonato all’Autogrill: ora il comune dovrà mantenerlo

Published by
Mauro Simoncelli

Il ragazzino è stato scaricato in un’area sosta sulla A4 nel territorio di Cessalto, che ora dovrà coprire tutte le spese fino ai 18 anni

Il minore è stato abbandonato dalla sua famiglia alla stazione di servizio dell’autostrada in direzione Trieste ed ora per la legge italiana sarà il comune di pertinenza a dover coprire le spese fino alla maggiore età. Il Sindaco ha già lanciato il grido d’allarme.

L’incredibile vicenda del minore abbandonato dalla famiglia

Per provvedere alle necessità primarie del ragazzino, che non parla una parola di italiano, la nuova giunta del Comune, insediatasi nel frattempo, si è dovuta riunire per deliberare 18 mila euro a favore dell’adolescente. La cifra servirà per coprire le spese fino a fine anno.

Una storia incredibile

Un ragazzino di 16 anni è stato abbandonato dai genitori nell’area di servizio di Calstorta, lungo l’autostrada A4 in direzione Trieste. L’abbandono risale a circa un mese fa e da allora nessuno si è mai fatto vivo per riportarlo a casa. Il minore, che non parla una parola di italiano, è stato affidato ai servizi sociali del comune di Cessalto nel Trevigiano, che a loro volta lo hanno affidato a una struttura protetta del Veneziano. Al momento dell’abbandono a guidare il Comune c’era Luciano Franzin, che dopo avere perso le elezioni si è dimesso a sorpresa anche dalla carica di consigliere di minoranza, lasciando il proprio posto a Sonia Ronchese, amministratrice di lunga data. “Sono ancora molto scosso da quella vicenda, racconta l’ex primo cittadino, “perché non capisco come si possa abbandonare un figlio. Anche se i fatti si sono verificati praticamente a ridosso dell’ultima tornata elettorale ci siamo adoperati fin da subito, perché la nostra priorità era quella di tutelare il minore non accompagnato. A contattarci fu la polizia stradale che si trovava nei pressi dell’area dove si è verificato il triste episodio. Abbiamo poi lavorato all’unisono con l’assistente sociale, i carabinieri e la struttura che se ne prende cura“.

La legge parla chiaro

La vicenda ha sconvolto il comune di Cessalto che ora, secondo quanto previsto dalla legge, dovrà provvedere al minore fino al compimento della maggiore età. L’adolescente avrebbe anche espresso l’intenzione di lavorare per mandare dei soldi ai genitori a casa, ma per le autorità questa non è una strada percorribile, anzi per la legge italiana il ragazzo dovrà terminare le scuole e intanto il comune di Cessalto, che conta circa 4mila abitanti, già provvede a lui con 150 euro al giorno. “In Italia il welfare funziona”, ha spiegato il neosindaco Emanuele Crosato, “nelle aree di servizio del nostro territorio vengono spesso abbandonati anche veicoli a cui vengono tolte le targhe e che poi dobbiamo smaltire. Quest’ultima vicenda è sicuramente la più grave alla quale abbiamo dovuto far fronte. A noi adesso “costa” 150 euro al giorno e saremo molto presto costretti a chiedere contributi a Regione e Stato, anche se vorremmo in realtà trovare delle soluzioni alternative che al momento non ci sono”, ha concluso il Sindaco.

 

 

 

 

 

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Mauro Simoncelli