Il giornalista Gianni Minà si racconta ai microfoni del ‘Corriere della Sera’ e svela un particolare retroscena su Diego Maradona.
Lunga intervista ai microfoni del Corriere della Sera per Gianni Minà. Il giornalista ha deciso di ripercorrere la sua carriera e naturalmente non sono mancati retroscena sui suoi incontri. E non poteva mancare un passaggio sul suo rapporto con Diego Armando Maradona.
“La sua morte è stata un dolore immenso – ha detto Minà – mi ha concesso il privilegio di attraversare ombre e luci della sua vita. Non l’ho mai giudicato anche perché non è questo il compito di un giornalista. Io ho tentato di raccontarlo nella maniera più aderente possibile. Con mia moglie Loredana abbiamo deciso di distruggere parte del materiale filmico riguardante le sue sedute dallo psicologo che mi aveva fatto filmare con forza“.
Gianni Minà: “La parola felicità molto spesso viene utilizzata in modo improprio”
Gianni Minà in questa intervista ha preferito non utilizzare il termine felicità. “Molto spesso si fa un uso improprio di questa parola – ha spiegato il giornalista – possono esserci degli attimi, la nascita di una figlia, lo scoop inarrivabile, lo sconcerto di pensare è successo proprio a me, ma quasi mai si raggiungere quello stato di grazia che implica questa parola“.
“Ma se uno si sofferma troppo sulla propria felicità – ha aggiunto Minà – perde di vista gli altri, il mondo. La nostra identità si esprime attraverso di loro, in un rapporto virtuoso. Invece da troppi decenni ci hanno voluto inculcare la balla che la felicità si raggiunge consumando tutto. Se guardo indietro posso dirmi davvero molto soddisfatto della mia carriera anche se non è mai il termine giusto. E’ stata, lo è tutt’ora, la parte importante della mia vita, un atteggiamento interiorizzato da quando sono adolescente, sempre alla ricerca di persone da conoscere, da ascoltare. E sempre alla ricerca di fatti cui valga la pena raccontare“.
