La telefonata di una donna svela quanto accaduto: le urla, poi la richiesta di aiuto per lo scontro all’Argentario. E intanto il marito della donna dispersa spiega quanto accaduto.
Un sabato di terrore, che fra l’Argentario e l’Isola dl Giglio si è trasformato in tragedia. Neanche il tempo di lanciare un allarme, di provare a cambiare rotta, e la prua di una barca a vela e quella di un motoscafo sono entrate una dentro l’altra.
Quattro feriti, di cui uno grave, una donna dispersa e un uomo purtroppo è deceduto. Questo il tragico bilancio dello scontro che ieri, poco dopo le 17, è avvenuto a sei miglia ovest del promontorio di Monte Argentario. Nel punto in cui è avvenuto l’impatto il fondale supera i 40 metri, e l’intervento della Guardia Costiera di Santo Stefano è stato immediato. I 4 superstiti sono stati salvati grazie alla prontezza delle motovedette e degli uomini su un battello pneumatico, ma per la vittima, un uomo sui 60 anni di Roma, che si trovava sulla barca a vela, non c’è stato nulla da fare. L’indagine va quindi avanti, e si arricchisce della telefonata di una donna che ha immediatamente allertato i soccorritori.
Una chiamata dal cellulare alla capitaneria, poi le urla. La donna era in preda alla disperazione, e a riportare le sue parole è Corriere.it. “Fate presto, è una tragedia, ci sono morti”. Queste le parole che hanno spinto la capitaneria ad inviare rapidamente mezzi di soccorso. Al loro arrivo la barca a vela stava già affondando, mentre il corpo dell’uomo morto nell’impatto era incastrato fra le imbarcazioni.
I sopravvissuti sono stati immediatamente trasportati in elicottero all’ospedale di Grosseto e la procura ha aperto una inchiesta. La dinamica è ancora al vaglio e oggi partiranno le prime deposizioni. Intanto arrivano anche le parole del marito della donna scomparsa. “L’ho vista scomparire – riporta Il Messaggero – non sono riuscito a salvarla”. L’indagine partirà anche dalle sue testimonianze. Al momento l’uomo è ricoverato con ferite alle gambe ma non è in pericolo di vita.