Secondo le indagini portate avanti dai russi, i soldati ucraini che fanno parte dei battaglioni ultranazionalisti sono stati modificati geneticamente. All’interno dei loro corpi sarebbero state trovate delle sostanze sospette che hanno portato a dei dialoghi all’interno del Parlamento di Mosca
Il sospetto, basato su presunte rilevazioni scientifiche, è che l’Ucraina faccia affidamento su soldati modificati geneticamente. Con il termine “Ukronazi” i separatisti del Donbass definiscono i membri dei battaglioni ultranazionalisti ucraini (Azov, Aidar, Bandera, etc.). La traduzione sta a significare “soldato del male” e le origini di questa definizione è addirittura finita in Parlamento in Russia, in relazione a presunte circostanze relative alla creazione di laboratori biologici in Ucraina da parte di specialisti statunitensi.
I vicepresidenti del Consiglio della Federazione e della Duma Konstantin Kosachev e Irina Yarovaya nello specifico hanno parlato in particolare di “tracce di droga e livelli molto elevati di epatite A” riscontrati nel sangue dei soldati ucraini prigionieri, con il 20% dei campioni risultati positivo al virus del Nilo occidentale.
Esperimenti biologici sui soldati
A loro giudizio si tratta di chiari segni di esperimenti biologici condotti sui loro corpi per trasformarli in macchine feroci e letali, basati per lo più su stupefacenti. I russi inoltre ritengono che gli americani stiano sviluppando l’utilizzo di virus nei soldati. Non è certo la prima volta che la guerra in Ucraina sfocia nella magia e nel fantasy. Su Vladimir Putin in particolare si è parlato di un suo ologramma, di una sua versione ipersteroidea per combattere un fantomatico cancro, così come di riti sciamanici praticati insieme al ministro della Difesa Sergej Shoigu. Adesso si aggiunge anche questa nuova convinzione dei soldati geneticamente modificati. E l’allarme è finito addirittura in Parlamento in Russia.