Scala le classifiche degli argomenti di tendenza l’hashtag #iononvoto, sfruttato sia da chi è contrario alle elezioni che da chi le sostiene. Il dibattito è acceso e c’è chi sospetta che il movimento sia stato creato ad hoc
Dopo vaccini, green pass e guerra, adesso l’argomento di discussione sui social sono diventate le prossime elezioni in programma a settembre. E in relazione a queste è sempre più diffuso il movimento astensionista sull’hashtag #iononvoto.
Un messaggio che sta scalando sempre di più la classifica degli argomenti in tendenza, con una lunga serie di tweet che invitano a non andare a votare, nella maggior parte dei casi unendo la questione delle elezioni con i vecchi cavalli di battaglia legati al Covid-19, come nel caso di questo utente: “Dovrei votare quel ministro che sotto Natale diceva di essere al cinema (col green pass) mentre io non ci potevo andare perché non ce l’avevo?“. Oppure: “Non posso votare un partito che ha sostenuto l’obbligo vaccinale“. “Chi vota è complice“, scrive invece un altro utente, mentre alcuni hanno creato dei profili appositamente per cavalcare la tendenza, come ad esempio l’account “Movimento io non voto“.
Si tratta della solita procedura, insomma, quella che attraverso la piazza virtuale dei social network permette a chiunque di dire la sua opinione, senza la necessità che questa sia supportata da alcun fatto concreto, ma semplicemente sulla base dei propri pensieri. E chiaramente ci sono anche quelli della fazione opposta, che usano però allo stesso modo l’hashtag facendo schizzare in alto nelle classifiche dei trend topic: “‘Io non voto’? Fate prima a dire che siete piddini“, scrive uno. “Se vi asterrete in massa, vincerà il Pd. Con il Pd ci sarà Speranza, perciò con ogni probabilità ce lo troveremo di nuovo come ministro della Salute“, aggiunge un altro. In molto sostengono che siano addirittura gli stessi militanti del Partito Democratico a esserci creati degli account secondari per fomentare l’astensionismo e avere più chance alle prossime elezioni. Insomma, in attesa di settembre la piazza virtuale è già in subbuglio.