Voli cancellati e ritardi: in alcune zone d’Europa diventa difficilissimo viaggiare rispettando la tabella di marcia, e in Italia la situazione non cambia.
Verrebbe da fare un appello a non partire, o quantomeno ad incrociare le dita, studiare le rotte, magari scegliere l’aeroporto giusto per evitare caos che in questa fase stanno condizionando “l’estate della ripartenza”.
Dopo anni di chiusure, timori legati alla pandemia e problemi di varia natura, la stagione estiva fa registrare un boom di turisti in arrivo e una crescita nei viaggi scelti dagli italiani, che però continuano a scontrarsi con blocchi e voli cancellati negli aeroporti. L’analisi effettuata da Eurocontrol, l’agenzia che vigila sui voli, nella settimana che va dal 17 al 23 ha fornito dati record, purtroppo in negativo. Ci sono infatti aeroporti in cui la percentuale dei voli cancellati ma previsti è altissima, e anche in Italia la situazione non è affatto facile da gestire, soprattutto in alcune zone che in una estate in cui i turisti in arrivo sono molti, sta frenando diversi aspetti.
Capita quindi che per chi è diretto a Cipro le possibilità di assistere alla scritta “cancellato” sia più frequente del previsto. Quasi il 28% dei voli non è mai partito, e lo stesso discorso vale per Ibiza, ma anche in Belgio, dove la percentuale scende ma la richiesta sale abbondantemente. L’Italia non è messa bene, ma la percentuale dei viaggi cancellati si assesta di poco sopra al 6%.
Venezia è la città in cui si stanno registrando maggiori problemi. Entra tristemente nella top ten degli scali europei con il 10,8% di voli mai partiti. A seguire c’è Napoli (7%), poi Milano Malpensa poco sotto e Catania con il 6,1% di tratte cancellate. Dati non proprio incoraggianti per chi sceglie di partire, soprattutto se incrociati con le molte segnalazioni di ritardi. L’esperienza di viaggio non è quindi delle migliori nella penultima settimana di luglio, e l’Italia, nonostante sia messa per certi versi meglio di altri paesi, continua a riscontrare difficoltà che si abbattono sui turisti e viaggiatori.