L’ex difensore di Lazio, Milan e Nazionale, oggi opinionista per la Champions di Prime Video, ha fatto il punto sul campionato in un’intervista alla Gazzetta dello Sport. Nel botta e risposta ha mandato anche una frecciata ai giallorossi, non nascondendo la sua fede biancoceleste
Adesso che è nella squadra di commentatori per la Champions League di Prime Video, Alessandro Nesta non si risparmia nei suoi giudizi. Lo ha confermato nel corso di una intervista a La Gazzetta dello Sport, in cui ha parlato di qualsiasi argomento senza peli sulla lingua, a partire dalla sua griglia di partenza per la prossima corsa Scudetto: “L’Inter, poi la Juventus. Il Milan deve aggiungere ancora qualche pezzo importante per fare una Champions diversa, ha iniziato da poco un percorso. Il Napoli ha perso un po’ l’anima, Koulibaly e Insigne sono grandi campioni che tengono unita la squadra anche al di fuori del campo, rimpiazzarli sarà difficile“.
Chi è obbligato a vincere è invece la Juventus: “Con tutto quello che spende è costretta a vincere, almeno il campionato. L’anno scorso ha fatto male, adesso è obbligata a conquistare qualcosa di importante. Ma per me l’Inter in campionato è la squadra da battere. Hanno ripreso Lukaku che va a risolvere il grande problema dello scorso anno, l’attacco. Il resto già andava bene“.
Nesta e la “frecciata” alla Roma
Poi sull’acquisto di Dybala da parte della Roma: “È un grande colpo, un giocatore unico, uno dei pochi numeri 10 rimasti. Con Mourinho si è acceso l’entusiasmo e la squadra ha fatto benino. Con Paulo arriverà una nuova spinta, anche per futuri investimenti. Se può far fare il salto di qualità ai giallorossi? Speriamo di no… Beh, io sono lazialissimo e non ipocrita. Di certo la Roma dopo un acquisto così importante deve alzare l’asticella e ambire a un posto in Champions”. Da buon tifoso laziale, Nesta ha poi parlato della squadra di Sarri: “L’anno scorso ha sofferto con il cambio di modulo. Con le idee di Sarri tanti sono diventati non funzionali. Ora stanno sistemando le cose. Hanno mantenuto i big e messo qualche pezzetto, anche loro devono puntare più in alto del passato“.