L’As Roma ed il Comune hanno ufficialmente annunciato che il nuovo impianto sorgerà su un’area di proprietà capitolina
Prende corpo il progetto stadio di proprietà della Roma che sorgerà nella zona di Pietralata. L’obiettivo della società giallorossa è quello di consegnare lo studio di fattibilità in Comune tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, comprensivo del piano tecnico-economico. Prima partita nel 2026.
Lo stadio “verde, sostenibile ed integrato con il territorio” che i Friedkin avevano detto di voler realizzare appena rilevate le quote di maggioranza della società giallorossa, rinunciando al progetto di Tor di Valle, sarà dunque realtà e dovrebbe vedere la luce nel quadrante di Roma est.
Uno stadio atteso da troppi anni
Lo stadio di proprietà del Coni, il famigerato Stadio Olimpico, che vede le partite casalinghe della Roma e della Lazio da quando fu inaugurato nel lontano 1960, ha sempre rappresentato il vero ostacolo per la costruzione di un nuovo impianto di proprietà per le due società capitoline. Ma ora sembra davvero arrivato il momento che almeno una delle due avrà una casa tutta nuova e, soprattutto, tutta sua. “L’iniziale esame urbanistico svolto sull’area individuata da AS Roma non ha infatti messo in evidenza elementi ostativi alla presentazione del suddetto progetto che sarà attentamente valutato da Roma Capitale secondo l’iter amministrativo disciplinato dalla cosiddetta legge stadi 1″ si legge nel comunicato ufficiale, pubblicato dai giallorossi, che spalanca le porte al nuovo progetto.
Uno stadio dalla capienza “Olimpica“
Il progetto non è stato ufficialmente svelato, ma è un’ipotesi più che plausibile quella che porta alla realizzazione di un impianto con più o meno la stessa capienza dello Stadio Olimpico, quindi tra i 55 ed i 65mila posti, con parcheggi per auto e mezzi a due ruote, probabilmente con un centro commerciale, un centro sportivo ed un parco giochi. Ciò che serve, in sostanza, a renderlo “sostenibile ed integrato con il territorio”. A differenza del progetto di Tor Di Valle, per il quale si temevano le ripercussioni “catastrofiche” sulla viabilità, quello nella zona di Pietralata, infatti, può contare sulla presenza di due fermate abbastanza vicine della metro B, vale a dire quella di Quintiliani e quella di Monti Tiburtini, e non sarebbe neppure troppo distante, l’area comunale, dall’autostrada A24.
Il disegno del progetto finale del nuovo stadio della Roma
Gli architetti dello Stadium
Tra i dettagli architettonici ipotizzati, perché non ancora decisi in via definitiva, c’è quello di una divisione interna in due anelli e di una forma ibrida tra il rettangolare in stile Bernabeu di Madrid e quella ovale come l’Emirates Stadium, casa dell’Arsenal. Le ultime notizie inoltre raccontano che la Roma ha deciso di chiedere aiuto a Gau per le indagini preliminari sui terreni alle spalle della stazione Tiburtina. Si tratta dello studio di architetti guidato da Gino Zavanella, il designer specializzato in maxi impianti sportivi che ha lavorato, ad esempio, anche all’ideazione dello Juventus Stadium.