Una donna di 33 anni è stata uccisa a Cadorago, in provincia di Como. Gli inquirenti hanno fermato il presunto responsabile.
Ancora un femminicidio in Italia. Una donna di 33 anni è stata uccisa nel suo appartamento a Cadorago, in provincia di Como. Quando sono arrivati i soccorsi, avvisati dai vicini intorno alle 5 di lunedì 25 luglio, per la vittima ora non c’era nulla da fare. Il personale sanitario ha potuto constatare il decesso.
Come riportato da La Repubblica, gli inquirenti hanno fermato il compagno della vittima. L’uomo, trovato in casa con le mani sporche di sangue, non ha detto nemmeno una parola ed ora si attende l’interrogatorio per raccontare meglio quanto successo e capire il motivo di questo omicidio.
Dalle prime ricostruzioni, al culmine di una furiosa lite l’uomo ha impugnato un grosso coltello da cucina ed ha colpito la donna alla schiena e al torace. Ferite troppo gravi e la morte è avvenuta ancora prima dell’arrivo sul posto dei soccorsi.
Le indagini sono in corso per cercare di ricostruire meglio la dinamica di quanto successo. Dalle prime informazioni, l’uomo non era sotto effetto di droghe o alcol e ancora non è chiaro il motivo del litigio. I vicini, infatti, hanno confermato agli inquirenti di non avere mai sentito discussioni fuori tra la coppia.
I punti da chiarire, quindi, sono ancora diversi e le testimonianze dei familiari e degli amici potrebbero essere fondamentali per chiarire meglio quanto successo. Inoltre, nelle prossime ore il magistrato ascolterà anche il 37enne per confermare il fermo con l’accusa di omicidio volontario.
La Procura di Como, inoltre, ha dato il via libera all’autopsia sul corpo della donna per accertare meglio le cause del decesso. Un passaggio fondamentale anche per capire la dinamica di una morte che ha ancora diversi punti da chiarire.
Un omicidio che aumenta il bilancio dei femminicidi in Italia. I numeri sono in forte crescita e il rischio è di avere dei dati superiori a quelli dello scorso anno.