Il capo di Italia Viva si prepara per le prossime elezioni e ne parla in una lunga intervista: “Forse il problema è che gli altri inneggiavano a Conte, mentre noi lavoravamo per l’arrivo di Draghi al governo”
Mentre tutti i sondaggi danno il centrodestra vincente, il senatore Renzi è convinto di poter sovvertire le gerarchie. Ne ha parlato nel corso di una lunga intervista concessa al Corriere della Sera: “Due mesi di campagna elettorale sono pochi, ma possono essere sufficienti a un ribaltone nei sondaggi o a un pareggio che permetta di ripartire da Draghi. Ma bisogna avere le idee chiare sulle scelte. […] Spero che i cittadini eleggano i competenti, non i populisti“.
Poi Renzi in un passaggio dell’intervista ha parlato del possibile veto di Letta nei suoi confronti: “Se c’è un veto politico ne prendiamo atto. E dopo le elezioni ciascuno risponderà della sue scelte. […] Per cosa mettono veti su di noi? Forse perché siamo stati gli unici a proporre Draghi mentre loro inneggiavano a Conte creandone il mito di ‘fortissimo riferimento progressista’? Se invece dil veto è legato all’astio di Letta per le vicende del 2014 (quando lo defenestrò da Palazzo Chigi, ndr), non possiamo farci niente: per noi conta la politica, non i rancori personali. Se Letta è il candidato migliore? È il segretario del Pd, decida lui. Fossi al suo posto sceglierei uno bravo a vincere elezioni che sembravano già perse: Stefano Bonaccini“.
Renzi verso le elezioni
Il senatore Renzi ha poi assicurato di essere pronto a correre da solo, come confermato dal nuovo simbolo con la “R” rovesciata: “Sì. E al momento questa è l’ipotesi più probabile. E anche quella che trovo più affascinante. Se prevale l’intelligenza politica e si costruisce una coalizione vera, ci siamo. Ma se ciascuno vuole tenere le sue bandierine e pensa di poterci abbindolare con due seggi o tenerci fuori con un veto, beh, non ci conoscono. All’inizio di agosto avremo i candidati pronti per tutti i collegi. A inizio settembre, poi, ci vediamo alla Leopolda, anticipata per l’occasione. Abbiamo già vinto sfide controvento come quella per Draghi del 2021 o quella contro Salvini del Papeete. Facciamo politica seguendo l’appello di Sturzo ai liberi e forti. Liberi e forti. I deboli e ricattati sono altri“. Infine un passaggio sull’eventualità di un governo Meloni e dei possibili rapporti incrinati con la Casa Bianca: “No, basta con questo provincialismo. Farò di tutto per evitare Meloni premier, ma se lei andrà a Palazzo Chigi rispetteremo le urne senza delegittimare a livello internazionale chi sta a Palazzo Chigi. Un eventuale governo Meloni sarà un problema per gli italiani, non per gli americani. Ecco perché lavoro per evitarlo, rappresentando l’area politica del buon senso e della competenza“.