Le indagini, le ipotesi, la vittima, la donna dispersa, i testimoni: la ricostruzione di quanto accaduto a largo dall’Isola del Giglio
Una barca a vela letteralmente spezzata in due in un tragico scontro in mare, un morto, quattro feriti e una donna dispersa, ecco il bilancio dell’incidente avvenuto al largo dell’Argentario che ha funestato il weekend.
Tra i dispersi c’è Anna Claudia Cartoni, una donna sportiva, ex ginnasta, tecnico e giudice internazionale. Anna Claudia è anche una docente e ha dedicato la sua vita agli altri, diventando assistente dei bambini disabili. Di lei non si hanno più notizie dal tragico scontro.
Uno incidente senza una logica
L’incidente è avvenuto sabato alle 17.30, quando alla guardia costiera è arrivata la richiesta d’aiuto per una collisione tra due imbarcazioni. A scontrarsi un motoscafo e una barca a vela. A bordo del primo c’erano quattro danesi reduci da una giornata a Giannutri, mentre sul secondo natante, partito da Civitavecchia, si trovavano Fernando Manzo, 61enne al timone al momento dell’impatto e sua moglie, Anna Claudia Cartoni, attualmente dispersa, e Andrea Coen, 59enne, al momento unica vittima accertata. Cosa è successo sarà compito delle indagini accertarlo per attribuire le responsabilità dell’accaduto.
La donna dispersa in mare
Purtroppo il bilancio dell’incidente è pesante, oltre alla vittima già accertata e ai 4 feriti ricoverati in alcuni ospedali della maremma, risulta dispersa Anna Claudia Cartoni, docente scolastica specializzata nell’assistenza del bambini disabili e per questo molto amata nel suo ambiente di lavoro. Era stata una ginnasta e poi era rimasta nell’ambiente diventando un apprezzato giudice internazionale: ”Conosceva il Codice alla perfezione” spiega una infatti collega “In quest’ultime era una garanzia di equilibrio, capace di appianare ogni conflittualità. Meticolosa, affidabile, imparziale, sempre alla ricerca della bellezza del gesto tecnico. Integerrima con quel buon senso e quella flessibilità che, da ex allenatrice, provenivano dalla sua spontanea empatia con le ginnaste. Sarebbe dovuta andare ai Campionati africani, a Il Cairo, in Egitto, poi però una frattura al piede le aveva impedito la partenza”. Il corpo della donna non è ancora stato ritrovato, anche perché in quella zona di mare sono presenti diverse correnti che potrebbero averlo spostato in un altro punto. Le ricerche sono andate avanti per tutta la notte e nelle operazioni potrebbe essere impegnato anche un robot subacqueo in grado di scendere fino a 150 metri di profondità.