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Cronaca

Violenza sessuale sulla figlia minorenne: la sentenza genera il caos

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Francesco P

Un uomo è stato condannato per la violenza sulla figlia di 10 anni: la sentenza però è tutt’altro che esemplare. Scoppia il caos. 

La storia ha fatto discutere, sia per la cronaca, raccontata da una bimba di 10 anni e dai giudici, ma anche per la condanna, che è stata ritenuta tutt’altro che esemplare.

Violenza (Ansa Foto)

I fatti risalgono al 2015. L’uomo, la cui identità non è stata resa nota per tutelare la figlia, era già da anni separato dalla moglie. Tornando visibilmente alterato dall’alcol, ha iniziato a sussurrare alcune parole alla figlia, tentando poi di accarezzarla su tutto il corpo, poi l’ha baciata sul collo con atteggiamenti che chiaramente hanno intimorito la bimba. Dopo le urla e la richiesta di fermarsi, l’uomo ha chiesto immediatamente scusa. Quella vicenda, a Saragozza, è stata riportata dal quotidiano Heraldo de Aragòn, che ha chiarito quanto accaduto in seguito.

La bimba è tornata a casa dalla mamma, ha provato a chiudere in un cassetto la storia, ma ha mostrato poi i segni psicologici di quella notte di terrore. I comportamenti autolesionisti si moltiplicavano, fino a sfociare nell’alcol. Fu trovata dalla Polizia di notte in stato di ebrezza a 14 anni e appena tornata a casa rivelò tutto alla mamma. “Sono stata abusa da mio padre, non lo voglio denunciare ma non voglio più vivere”. 

Violenza sulla figlia: l’esito della sentenza fa discutere

Violenza

Il padre ha negato immediatamente le accuse, ma quelle parole spinsero la Polizia ad indagare. L’uomo spiegava che si trattava di un tentativo di manipolazione da parte della moglie, mentre la figlia continuava a ribadire di volere ancora bene al padre, e che quella notte di terrore era legata ad una serata in cui l’uomo era ubriaco, e per la quale aveva incassato disperatamente e immediatamente la richiesta di perdono.

Dopo 7 anni però è arrivata la sentenza. L’uomo è stato condannato dal tribunale di Saragozza a 2 anni di carcere. Il pm ne aveva chiesti 4, ma sono state riconosciute molte attenuanti come lo stato d’ebbrezza e il riconoscimento di circa 2000 euro di danni morali pagati in anticipo. Inoltre il racconto della vittima è stato definito “coerente, senza contraddizioni e ambiguità”, e questo ha consentito all’uomo di incassare una pena che fa discutere. Lui ha annunciato che farà ricorso per ridurla ancora, mentre in Spagna si interrogano su un giudizio che fa molto discutere.

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