Alessandro Giuli, editorialista di ‘Libero’ e conduttore tv, in esclusiva a ‘Notizie.com’: “La campagna contro Giorgia Meloni è già iniziata”.
La redazione di Notizie.com ha contattato Alessandro Giuli, editorialista di Libero e conduttore tv, per fare il punto sulle prossime elezioni.
Si aspetta una campagna elettorale agguerrita contro Giorgia Meloni con le solite teorie sul fascismo?
“E’ già iniziata la campagna di delegittimazione dell’avversario. Ed è iniziata nel modo più aggressivo, disordinato e anche molto violento. Soltanto che è una campagna di cui il cittadino medio tende a disinteressarsi perché sa che non c’è nessun ritorno del fascismo e neofascimo. Inoltre, la destra italiana ha già dimostrato di avere un cultura di governo perfettamente inserita nella cornice costituzionale. E’ un’arma cattiva ma spuntata dal punto di vista elettorale e che dimostra che la coalizione cosiddetta progressista non ha una proposta, ma ha dei nemici contro i quali coagulare la propria armata“.
In caso di vittoria del Centrodestra chi governerà?
“Se il Centrodestra vincerà con i numeri dei sondaggi che circolano adesso, Giorgia Meloni sarà il prossimo premier e il primo presidente del Consiglio donna. E questo avverrà per due ragioni. La prima è per rispettare il patto tra gli alleati confermato anche da Salvini: chi ha più voti diventa presidente del Consiglio. La seconda è perché in ogni caso, con questa legge elettorale, gli eletti di FdI saranno superiori a quelli di Forza Italia e della Lega“.
Quanto spostano centristi a sinistra?
“L’alleanza se si fonda su una proposta e non su una paura può diventare credibile. E in questo bisogna tenere d’occhio Calenda, una persona autorevole e molto abile. Se prevarrà la sua proposta e il Pd sceglierà una via più riformista che confusa, sarà competitiva“.
Il segretario del Pd Letta come arriva a queste elezioni?
“Arriva sereno come sempre. Lo ha detto lui stesso alla vigilia della caduta del governo Draghi. Arriva dovendo improvvisamente ricalibrare tutta la strategia e fingendo dall’oggi al domani che tutte le alleanze con il M5s non siano mai esistite“.
Il futuro del M5s?
“Esiste un nucleo di arrabbiati che si lasciano sedurre dalle sirene della protesta infeconda e populista dei 5Stelle che continuerà a votarli. Dobbiamo, secondo me, rassegnarci all’idea che il M5s non scomparirà, verrà enormemente ridimensionato. Continuerà ad esistere e rientra nella fisiologia della democrazia elettorale. E’ anche sbagliato gioire di una scomparsa dei 5 Stelle perché comunque una protesta disordinata deve trovare sempre una rappresentanza parlamentare“.