Michael Johnson su Jacobs: “Dopo l’oro a Tokyo è sparito…”

Il quattro volte oro olimpico ha parlato dell’involuzione del velocista italiano dopo lo straordinario successo ottenuto nei Giochi in Giappone. A suo giudizio si tratta di un processo che fa parte del gioco, ma che non cancellerà i traguardi ottenuti

Sono stati tantissimi i dubbi e i veleni in riferimento al successo alle ultime Olimpiadi di Tokyo da parte di Marcell Jacobs nei 100 metri piani. L’atleta italiano sin dal primo momento è stato vittima di accuse (senza alcun tipo di fondamento) in riferimento al suo prestigioso traguardo, con tanto di illazioni riguardo un presunto utilizzo di doping (mai riscontrato dai fatti).

Johnson e Jacobs
Altra accusa da parte di Michael Johson a Marcell Jacobs (Ansa)

Fatto sta che dopo quel risultato il velocista di origini texane non è praticamente più riuscito a correre con continuità per una serie di problemi fisici, alimentando così le malelingue e i dubbi. A parlare di lui questa volta è addirittura una leggenda del calibro di Michael Johnson, con le sue parole rilasciate nel corso di un’intervista al Corriere della Sera.

Johnson su Jacobs

Marcell Jacobs
L’atleta Marcell Jacobs allo stadio Olimpico durante la conferenza stampa di presentazione del Golden Gala ‘Pietro Mennea’ 2022 (Ansa)

Quando gli è stato domandato se Jacobs fosse una meteora oppure se continuerà a vincere, questa è stata la risposta del quatto volte oro olimpico: “È una domanda che è lecito farsi. A Tokyo fu eccezionale, non si discute: quell’oro non glielo toglie nessuno. Ma poi è sparito, non ha più corso, sollevando domande. È tornato al Mondiale indoor, vincendo. Da lì, solo infortuni. Non credo sia un problema di stagione post-olimpica: l’anomalia è Bolt con la sua straordinaria longevità, gli altri hanno sempre alti e bassi. Capire come gestire gli infortuni fa parte della sfida. Ma se anche Jacobs non dovesse vincere più nulla, rimarrà per sempre campione olimpico“. Insomma, da parte del 54enne di Dallas non c’è nessuna accusa o illazione velata riguardo Marcell Jacobs, ma più che altro la consapevolezza che dopo quel risultato eccezionale l’italiano non sia più riuscito a confermarsi su determinati livelli. A prescindere da cosa accadrà in futuro, comunque, quelle medaglie in Giappone resteranno sempre nella storia.

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