I dati vengono riportati dallo scienziato John Hawks, professore associato di antropologia all’Università americana del Wisconsin-Madison. Secondo i suoi studi è emerso che i toscani sono il popolo con la maggiore quantità al mondo di geni Neanderthal nel proprio genoma
Lo studio è quantomeno curioso e parla di una stretta correlazione tra gli abitanti della Toscana e l’Uomo di Neanderthal. L’analisi è stata portata avanti dallo scienziato John Hawks, professore associato di antropologia all’Università americana del Wisconsin-Madison, che a seguito dei suoi studi ha evidenziato che, con una percentuale del 4%, i discendenti degli antichi abitanti della regione toscana sono “il popolo con la maggiore quantità al mondo di geni Neanderthal nel proprio genoma”.
La sua tesi, tra l’altro, è stata ripresa anche nel noto documentario “Decoding Neandertals”, trasmesso negli Stati Uniti dalla PBS. Le ricerche dimostrano che il genoma umano ha incorporato una frazione dei geni dei nostri discendenti di Neanderthal e quella dei toscani sarebbe la più alta in assoluto prendendo in esame i dati presenti in “1000 Genomes”, un progetto di ricerca del 2008 finalizzato a mappare le variazioni genetiche dell’essere umano.
John Hawks ha dunque posto l’accento sul fatto che tra tutte le popolazioni analizzate, la toscana sia quella il cui corredo genetico ha integrato più geni dell’Uomo di Neanderthal, vissuto durante il Paleolitico. È noto ormai che i percorsi evolutivi di questo antenato dell’essere umano attuale e dell’Homo sapiens si siano intrecciati nel corso della storia, sia per la condivisione di un habitat comune per decine di migliaia di anni, sia per una probabile infertilità delle due specie. Nonostante questo, però, i dati riguardo il genoma dei toscani presentano delle peculiarità eccezionali, che continueranno ad essere oggetto di studio da parte degli scienziati.