Dopo le polemiche, la giornalista, probabilmente ignara del comunicato del club laziale, risponde su Instagram ai tifosi biancocelesti
Il giorno dopo è peggio ancora. E forse la risposta non serve a granché. Ma andiamo con ordine. Polemiche, insulti, risposte repliche e comunicati. La battuta fuori luogo della giornalista di Sky Sara Benci durante la diretta per la presentazione di Dybala, i cori offensivi dei romanisti nei confronti della Lazio e la giornalista che, rientrando in studio commentava il suo “gusto nell’ascoltare i cori“, hanno indignato i sostenitori di fede laziale e scatenato l’ira della società che ha diramato un durissimo comunicato. Lei, però, probabilmente, ignara della nota della Lazio, ha provato a chiarire la sua posizione.
“Di solito non rispondo a messaggi di questo tipo e non mi faccio toccare dalle critiche – ha scritto Sara Benci su Instagram rispondendo alle tante critiche che gli sono piovute addosso dopo le sue parole -, perché fanno parte del mestiere. Secondo chi mi scrive sono tifosa di volta in volta di una o dell’altra squadra di serie A“.
“Non vorrei aver urtato la sensibilità di qualcuno, ma intendevo che mi sono gustata i cori a favore del giocatore non altro…”
La giornalista di Sky Sara Benci ha provato a chiarire, non a scusarsi perché secondo lei non c’era bisogno di scusarsi con niente e nessuno proprio perché lei non aveva alcuna intenzione di offendere i tifosi della Lazio in nessuno modo. Almeno questa è la sua versione, anche se appare piuttosto debole, considerato che non può non aver sentito i cori offensivi nei confronti dei tifosi laziali.
“Non vorrei però aver urtato la sensibilità di qualcuno, quindi vorrei chiarire che non mi sono “gustata i cori contro la Lazio” – ha scritto e ribadito la Benci – –, ma semplicemente quelli a favore di un giocatore che fa sognare i tifosi. Che questi siano tifosi della Roma, della Lazio, dell’Inter, della Juve, del Milan, del Napoli o di altre, per me non cambia. Il mio lavoro vive e si alimenta delle passioni dei tifosi e io le faccio mie ogni volta, qualunque colore sostengano”