Mulè: “Chi lascia Forza Italia cerca solo un seggio”

Il sottosegretario: “Gli ex ministri stanno con la sinistra che odiavano .Nessun veto su Meloni premier, decidono i cittadini”

È il momento dell’orgoglio dei moderati: noi sappiamo chi siamo e dove vogliamo andare mentre chi lascia cerca, meno prosaicamente, un seggio… Però, chi va via non può pensare di fare un furto di identità“. Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e sottosegretario alla Difesa, parla su Libero, nel giorno del vertice del centrodestra affronta tutte le questioni sul tappeto a cominciare dalle fughe dal partito di Silvio Berlusconi. Onorevole Mulè, non vorrà relegare a normale dialettica la decisione di sbattere la porta a Forza Italia dei tre ministri e di altri parlamentari… “Non ci penso affatto. Ma in questi addii vedo spesso molta miseria e pochissima nobiltà. I giornali, soprattutto se con una linea ben marcata, fanno il loro: enfatizzano, esaltano. Poi però arriva la telefonata di un suo collega non di primo pelo e mi chiede “ma questo che se n’è andato si chiama Barone o Baroni?” e tocca dirgli che prima di tutto è una donna… oppure “ma ‘sto Caon mica l’ho mai visto al Senato” e devi spiegargli che sta alla Camera. Cose così…“.

Intervista a Giorgio Mulè
Giorgio Mulè (Ansa Foto)

Sa bene che il peso di Brunetta, Gelmini non è quello dei peones.Durante l’esperienza del governo Draghi, i ministri io li ho sempre visti in video collegamento per discutere dei vari provvedimenti: non hanno mai sollevato un problema di linea politica o denunciato uno sbandamento. Mai e in nessuna occasione. Ora salgono su una scialuppa guidata da Caronte/Calenda che li traghetta verso la ex tanto odiata sinistra. Complimenti alla coerenza”.

“Non c’è nessuna preclusione a Giorgia Meloni sia chiaro”

meloni salvini sboarina
Giorgia Meloni e Matteo Salvini sostengono il sindaco uscente di Verona Federico Sboarina (foto Ansa)

Mara Carfagna si è unita ufficialmente ai fuoriusciti. Vi ha accusato di sottomissione ai sovranisti. E ha detto: “Conosco l’Italia moderata, merita rispetto e non nuovi inganni“. Ce l’ha con voi. “Io che conosco le battaglie di Mara Carfagna sono curioso di vedere come concilierà, fra le altre cose, la sua guerra sull’utero in affitto con le proposte totalmente opposte della sinistra…“. Ammetterà che sul governatore Toti ha esagerato dandogli del “Di Battista un po’ sovrappeso“. “Guardi, ho trovato veramente ridicola l’accusa di boby shaming, lanciata da chi si faceva orgogliosamente fotografare in accappatoio accanto a Silvio Berlusconi sul balcone della celebre struttura per dimagrire dove non era andato mica a fare esercizi spirituali… Detto ciò, restiamo in attesa ora, politicamente parlando, di sapere se intende buttarsi fra le braccia di chi lo ha sempre contestato“.

Ma lei accetterebbe Giorgia Meloni come premier? “Sta scherzando? Ovviamente sì. Chi non dovesse accettarla, a fronte di un’indicazione chiara degli elettori, assumerebbe un atteggiamento fascista contro di lei“. Crede a questo proposito che la candidatura del Cavaliere possa aiutarvi a risalire nei consensi? “Il Presidente Berlusconi ha già iniziato la campagna elettorale. Nessuno meglio di lui sa parlare ai cittadini, ne conosce i bisogni e sa indicare le soluzioni. La pensione per le mamme a 1.000 euro è un esempio“. Facile a dirsi, mai soldi dove li trovate? “I soldi ci sono: va riformato il reddito di cittadinanza in profondità facendolo diventare uno strumento solo per lenire la povertà. E poi va avviata una seria politica di risparmi sulla spesa pubblica che nessun governo è stato in grado di fare. Solo da questi interventi si recuperano almeno 30 miliardi di euro senza intaccare minimamente i servizi essenziali“.

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