Catania, Valentina è stata uccisa dal figlio che cercava di proteggere e soprattutto allontanare da una cattiva strada. Gli inquirenti hanno subito capito l’andamento delle indagini
Il suo obiettivo era quello di ricominciare e ripartire da zero, crearsi una nuova vita, tanto che stava per vendere casa. Tutto questo, però, non si verificherà affatto. Valentina Giunta, 32 anni, è stata uccisa dal figlio a Castello Ursino (provincia di Catania) che non accettava il fatto che la donna impedisse al piccolo di avere contatti con il padre. Quest’ultimo, attualmente, si trova in carcere. Semplicemente non voleva che prendesse la stessa strada di quell’uomo che è stato il suo compagno.
Furti d’auto e tentato omicidio. Di questo, però, non ne voleva sapere il ragazzo che continuava ad idolatrarlo. Con lui condivideva le videochiamate dalla cella del carcere. Valentina aveva voglia di riprendere in mano la sua vita, ma il figlio 14enne glielo ha impedito. Probabilmente nella peggiore maniera possibile, uccidendola. Quattro coltellate alla gola nella camera da letto. E’ stata ritrovata lì, in una pozza di sangue, a San Cristoforo.
Una vicenda che è durata pochissimo tempo visto che la Squadra Mobile del posto ha capito immediatamente tutto ed ha rintracciato il giovane che vagava per le strade della città sotto shock. Omicidio volontario e trasferito nel centro di prima accoglienza di Catania. A chiamare i soccorsi proprio la donna che ha avuto la forza di contattare la sorella, dicendole di essere stata aggredita. Subito dopo alcuni familiari della vittima si sono recati sul posto. Inutile l’arrivo dei soccorsi visto che la donna era passata a miglior vita.
Gli investigatori hanno immediatamente seguito la pista che partiva nel 2018, ovvero l’anno in cui il padre è stato arrestato. Non solo: Valentina lo aveva anche denunciato per maltrattamenti. Nel frattempo, però, sui social sono state trovate alcune frasi da parte del killer che idolatra il padre: “Ti amo, sei la mia vita“. Non solo: anche su TikTok aveva creato un collage di foto insieme a lui: “Sei un leone papà, a presto fuori“.