“Velocità folle, terribile”: Argentario, c’è un testimone e l’indagine prosegue

Un testimone ha raccontato la dinamica dell’incidente: intano emergono dettagli anche sul pilota automatico.

Le speranze di trovare in vita Anna Claudia Cartoni, in un bilancio reso ancora più tragico dal decesso di Andrea Coen, l’uomo che viaggiava sulla barca a vela, sono ridotte al lumicino. Le ricerche proseguono, mentre la Procura di Grosseto prova a far luce su quanto accaduto. 

Argenatrio novità indagni
Argentario, spuntano novità nelle indagini (AnsaFoto)

Quel motoscafo che viaggiava a velocità folle si è letteralmente schiantato contro la barca a vela, e l’equipaggio che si è visto arrivare addosso una imbarcazione impazzita continua a ribadire che nessuna manovra è stata fatta per tentare di evitare la collisione. A sostenere questa tesi è Edoardo Veneziani, ufficiale di una nota compagnia di navi da crociera che si trovava in gita ed ha assistito da vicino sulla sua imbarcazione allo scontro. Le sue parole, riportate da Il Messaggero, sono abbastanza chiare. “Ho visto la scena ed è stata terribile. Una pioggia di microschegge di resina che per l’impatto violentissimo è schizzata addosso ai passeggeri”. Poi la ricostruzione che lascia pochi dubbi ed avvalora la tesi dell’equipaggio della barca a vela.

Argentario: la testimonianza e le novità sull’indagine

Argentario, proseguono le ricerche (AnsaFoto)
Argentario, proseguono le ricerche (AnsaFoto)

“Per fare un paragone con la strada è come se un suv andasse ad impattare a 200 chilometri orari contro un’utilitaria. Lo schianto si è visto da lontano”. Con queste parole, Veneziani, al Messaggero, ha descritto quanto accaduto, allontanando ogni dubbio sulla scarsa visibilità. “Contrariamente alle parole della ragazza che era sul motoscafo voglio ribadire che la visibilità era ottima. Ho visto il motoscafo arrivare come un fulmine e non ha fatto alcuna manovra per evitare l’impatto”. 

Intanto le indagini proseguono. Gli avvocati del capitano danese del motoscafo hanno messo in campo un superperito di Montecarlo, e intanto dalla Procura di Grosseto chiariscono che non ci sono indicazioni al momento ad avvalorare la tesi del pilota automatico. Saranno le perizie quindi a fornire novità, mentre il Gps della barca a vela ha tracciato rotta e velocità di soli 6,9 nodi mentre sul Fireline non sarebbe stato attivato il satellitare. Saranno decisivi quindi i controlli sulle imbarcazioni sotto sequestro e le testimonianze che si moltiplicano su uno scontro che ormai è chiaramente scaturito dall’altissima velocità.

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