Sfumato Botman, la dirigenza rossonera è alla ricerca di un profilo per rinforzare il reparto arretrato da affidare a Pioli.
C’è vita oltre De Ketelaere. Il mercato del Milan, in questi ultimi giorni, è stato catalizzato dalla trattativa per portare il talento belga alla corte di Pioli, trattativa ormai giunta alle battute finali. Ma Maldini e Massara non si fermeranno al colpo De Ketelaere, servono almeno altri due-tre innesti per dare nuova linfa ai Campioni d’Italia. Pioli aspetta un centrocampista, un esterno destro offensivo e un centrale che possa completare il reparto con Tomori, Kalulu e il rientrante Kjaer che, in Austria, s’è allenato sempre a parte, per riprendere confidenza con il campo, dopo il lungo stop causato dalla lesione al legamento crociato del ginocchio sinistro.
Gabbia andrà via, la Samp lo aspetta, il via libera arriverà non appena a Milanello sbarcherà un nuovo centrale e la corsa sembra essere ridotta a due nomi. In lizza ci sono Diallo e Tanganga, profili giovani e di prospettiva e dai costi non clamorosi, insomma in linea con quella che è la politica societaria. Diallo è in uscita dal PSG che, però, chiede 20 milioni di euro, troppi per il Milan che vorrebbe concludere l’operazione in prestito oneroso con diritto di riscatto per un costo complessivo non superiore ai 12-15 milioni di euro. Per ora non ci sono state grandi aperture da Parigi, ma il fattore tempo può aiutare, soprattutto se non dovessero farsi vive concorrenti di alto livello.
Jospeh Tanganga, di proprietà del Tottenham, non rientra nei piani di Conte, può giocare anche da terzino destro, costa 15 milioni di euro, ma gli Spurs non sembrano aprire all’ipotesi prestito e preferiscono concludere a titolo definitivo. Una soluzione non esattamente gradita a Casa Milan. Costi simili anche per N’Dicka dell’Eintracht. Costa sicuramente meno Francesco Acerbi, la Lazio lo valuta quattro milioni di euro, ma l’ex non convince per età e caratteristiche.