La crisi energetica sta mettendo in difficoltà diversi Paesi e sono in arrivo delle nuove restrizioni. Ecco tutti i dettagli.
Lo scoppio della guerra in Ucraina e le sanzioni alla Russia stanno mettendo in seria difficoltà tutti i Paesi occidentali sull’energia. Sono molti, infatti, i Paesi che stanno valutando le misure da prendere e in molti nei prossimi giorni potrebbero guardare con molta attenzione la Germania, uno dei primi Stati ad attuare delle restrizioni per rispondere a questa crisi.
Come raccontato dall’Ansa, il Senato di Berlino ha deciso di spegnere le illuminazioni di 200 tra monumenti e attrazione. A partire dal prossimo mese, il Duomo, ma anche la Marienkirche, la Staatsoper, la Deutche Oper, il Castello di Charlottenburg dovranno dire addio alle luci notturne per combattere la crisi energetica.
Anche Hannover ha deciso di adottare delle restrizioni. In piscine, palestre e altri edifici pubblici sarà possibile solamente fare docce fredde. Le fontane pubbliche, invece, verranno spente. L’obiettivo è quello di risparmiare almeno il 15% di energia.
La Germania adotta misure per contrastare la crisi energetica
Si tratta di misure che hanno come obiettivo quello di contrastare la crisi energetica e seguire anche le indicazioni che sono arrivate direttamente dal presidente della Repubblica Federale, Frank-Walter Steinmeier, che proprio nei giorni scorsi aveva dichiarazioni lo spegnimento dell’illuminazione notturna della sua residenza berlinese nel castello di Bellevue.
Indicazione che, come detto in precedenza, è stata seguita anche dal Senato di Berlino. “Alla luce della guerra contro l’Ucraina e delle minacce alla politica energetica – ha spiegato la ministra per l’Ambiente della capitale tedesca – è importante gestire la nostra energia con la massima attenzione“.
Vedremo se in futuro anche altri Paesi decideranno di seguire l’insegnamento della Germania oppure continueranno con le misure attuali. Sicuramente molto dipenderà dall’andamento della crisi energetica e dalle decisioni che prenderà la Russia nei confronti dell’Occidente. E nelle prossime settimane su questo avremo sicuramente un quadro molto più chiaro della situazione.