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Cronaca

Ucraina, turismo dell’orrore: pacchetti per le città bombardate, tanti italiani interessati

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Carlo Roscito

La Visit Ukraine sta cercando di rilanciare il turismo attraverso una mossa ardita: “Abbiamo richieste da tutto il mondo”.

Bersaglio della guerra, ora anche nel mirino dei tour operator. La Visit Ukraine, la più grande piattaforma turistica ucraina, sta cercando di rilanciare il settore del turismo puntando sui luoghi della guerra.

La Visit Ukraine sta cercando di rilanciare il proprio turismo tra mille difficoltà (Ansa Foto)

Da Kiev a Bucha, passando anche per Irpin e Kharkiv, cioè quelle che sono diventate le città colpite dai bombardamenti russi. Si cerca in tutti modi di far ripartire il Paese, sotto assedio dallo scorso 24 febbraio. Una mossa che, stando ai primi dati, starebbe attraendo milioni di visitatori. Anton Taranenko, Ceo di Visit Ukraine, ha spiegato: “Da circa due mesi siamo visitati da oltre 1milione e 300mila persone al mese che vengono da ogni parte del mondo. Nell’ultimo mese la piattaforma è stata cliccata da oltre 70mila tedeschi e quasi 25mila italiani. Poi oltre 23mila inglesi e 30mila americani. L’Ucraina incuriosisce, ora ha una forte attrazione turistica, per questo abbiamo preso questa scelta”.

“Bisogna guardare la gente negli occhi”

Secondo il Ceo di Visit Ukraine ci sarebbero persone da tutto il mondo pronte a visitare l’Ucraina bombardata (Ansa Foto)

“Visitare l’Ucraina significa seguire le orme dei difensori, vedere anche come i centri abitati si stanno riprendendo”, ha aggiunto Taranenko. “Bisogna guardare negli occhi la gente che non avrà più una vita come quella che aveva prima del conflitto”. La piattaforma propone diversi pacchetti, tra cui quello chiamato “città coraggiose”. Si va dal fascino di Kiev alle invincibili Irpin e Bucha, comprendendo il “tour nella Odessa del crimine”. In elenco ci sono 10 città, i tour nei territori di Kherson, Chernihiv, Nikolaiv e Mariupol si possono comprare in vista del prossimo anno. Il Ceo ha continuato: “Ci sarà un ampio spazio dedicato agli allarmi delle sirene. Abbiamo già acquisito esperienza grazie al turismo a Chernobyl, anche lì era indispensabile rispettare le regole”. Si prevedono milioni di visitatori: “Siamo fiduciosi – conclude Taranenko – perché abbiamo già pronti 150 pacchetti. Due persone, per esempio, hanno comprato già quelli dedicate alle città appena liberate dell’area di Kiev. Tutti potranno scoprire da vicino la storia della nostra nazione e quella dei cittadini comuni che hanno combattuto per la resistenza”.

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Carlo Roscito