Allarme sul Cervino, si sta sciogliendo il ghiacciaio: impianti chiusi

Per il troppo caldo sono stati fermati gli impianti di risalita sul ghiacciaio e per questa stagione sarà vietato lo sci estivo 

Il caldo estremo di questi giorni, lo scarso innevamento avuto durante i mesi invernali, la tragedia dovuta al distacco del seracco di qualche giorno fa, ha di fatto impedito l’apertura della stagione dello sci estivo sui ghiacciai italiani.

Impianti chiusi per il caldo sul Plateau Rosa

La situazione oltre ad essere pericolosa è anche complicata da sistemare perché ancora non sono stati eseguiti i consueti lavori di manutenzione prima di riaprire gli impianti, ma le autorità comunali fanno sapere di essere comunque pronti nel caso la situazione climatica lo permettesse di nuovo.

Il caldo ferma lo sci estivo

Sono stati chiusi gli impianti di risalita sul Monte Cervino. Tutto resta fermo per la siccità e per ragioni di sicurezza.Le scarse precipitazioni nevose sul comprensorio sciistico estivo di Zermatt-Cervinia nell’inverno 2021/2022, in combinazione con le alte temperature attuali e le piogge oltre i 4.000 metri di quota, rendono temporaneamente impossibile la prosecuzione”, fa sapere la Cervino Spa. Si sono infatti fermati gli impianti di risalita sul ghiacciaio di Plateau Rosà, fino a 3.500 metri, in territorio svizzero perché “I forti movimenti del ghiacciaio hanno un impatto sull‘attività dei crepacci, spiegano gli impiantisti di Zermatt. La società delle guide alpine del Cervino ha sospeso in via preventiva la vendita della salita lungo la via normale alla vetta e la società guide alpine di Courmayeur ha fatto lo stesso sul Monte Bianco per il Dente del Gigante e la cresta di Rochefort. “Con questo rialzo termico”, spiegava Rudy Janin, presidente della commissione tecnica dell’Unione valdostana guide di alta montagna, “abbiamo due problemi principali. I possibili crolli di pietre, anche di grosse dimensioni, difficili da prevedere. E, sui ghiacciai, i ponti di neve, indeboliti dal calore, che coprono i crepacci“.

Non è però solo una questione climatica

Non c’è un solo ghiacciaio alpino che quest’estate non abbia palesato radicali cambiamenti a causa delle temperature fuori scala e, solo pochi giorni dopo la chiusura delle piste dello Stelvio, ora anche il Cervino alza bandiera bianca a causa degli anomali movimenti del ghiacciaio e dei relativi crepacci. Ne hanno risentito anche la manutenzione degli impianti e la preparazione delle piste, perché diventate non solo antieconomiche, ma pure precarie e inadeguate agli standard. Ora gli appassionati dello sci estivo, gli sci club e soprattutto le squadre nazionali che avevano previsto test e allenamenti in vista della prossima stagione agonistica dovranno cambiare programmi. Nel comunicato viene sottolineato che l’interruzione delle attività è temporanea e potrebbe riprendere non appena le temperature lo permetteranno.

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