M5S, D’Incà: “Divergenze insanabili, lascio con dolore”

Il giorno la decisione del movimento di non concedere la deroga al doppio mandato, il ministro si sfoga e dà l’addio

Un altro addio. Un altro saluto. E arrivederci al Movimento Cinque Stelle. A parlare stavolta è il Ministro per i Rapporti al Parlamento Federico D’Incà che spiega di aver “anche avvisato sul rischio di una inevitabile frattura a cui avremmo esposto il nascente campo progressista, dopo un lavoro che aveva coinvolto anche i territori da più di due anni fino alle ultime elezioni amministrative di giugno. Purtroppo hanno prevalso altre logiche e altri linguaggi che non possono appartenermi“.

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Beppe Grillo (Ansa Foto)

Dopo 12 anni – spiega il ministro D’Incàlascio il Movimento 5 Stelle con profondo rammarico e dolore personale, le nostre strade non sono più sovrapponibili, il solco che si è scavato in questi ultimi mesi non mi consente di proseguire in questa esperienza, per coerenza con le idee e con i valori che ho portato avanti a livello nazionale e locale e che intendo continuare a sostenere“.

“Ho riflettuto e dopo la caduta del governo Draghi ci sono insanabili divergenze”

Il ministro D'Inca' pone la fiducia sul decreto Aiuti
Il ministro D’Inca’ pone la fiducia sul decreto Aiuti (foto Ansa)

Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, lascia – dopo 12 anni – il Movimento 5 stelle. “Ho riflettuto molto in questi giorni sulle motivazioni e le conseguenze della caduta del Governo Draghi e non posso che prendere atto delle insanabili divergenze tra il mio percorso e quello assunto nelle ultime settimane dal Movimento 5 Stelle, che oggi lascio“, scrive in una nota.

Avevo spiegato nelle sedi opportune e anche pubblicamente i rischi ai quali avremmo esposto il Paese in caso di un non voto di fiducia nei confronti del Governo Draghi. Una decisione a mio giudizio irresponsabile che non ho condiviso e che ho cercato di evitare fino all’ultimo istante lavorando dall’interno del Movimento 5 Stelle, con la speranza che prevalesse una linea di ragionevolezza e con l’unico obiettivo di mettere in sicurezza il Paese, proseguire con le importanti riforme che abbiamo realizzato in questi mesi e ottenere le relative risorse economiche, grazie alla spinta del Movimento“, aggiunge.

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