La svolta tanto attesa potrebbe essere vicina ma il Congresso si divide: negli States tiene banco la questione delle armi e delle sparatorie.
La svolta è necessaria, per molti urgente dopo i recenti fatti di cronaca che stanno sconvolgendo gli States. Dagli spari all’aeroporto di Dallas, alla strage in Texas e agli episodi nella parata per il giorno dell’indipendenza, l’allarme è altissimo.
La svolta tanto attesa però sarebbe giunta ad un primo importante passo. La Camera degli Stati Uniti ha infatti approvato un disegno di legge, appoggiato dall’amministrazione Biden, che prevede il divieto di vendita delle armi d’assalto. La misura andrebbe a rinnovare il divieto scaduto nel 2004, e la votazione è stata molto equilibrata. I favorevoli sarebbero stati infatti 217, mentre in 213 hanno votato contro. C’è da attendere quindi l’approvazione in Senato, ma in molti esprimono forti dubbi.
Secondo gli osservatori sembra impossibile che il disegno legge possa passare in Senato. Il Partito Democratico ha ribadito però l’importanza di lanciare un segnale, che senza una norma precisa però resterebbe una grande incompiuta. Nel dibattito in aula il deputato Nadler ha riaffermato che non deve esserci posto nelle strade americane per armi progettate per uccidere persone nel minor tempo possibile.
Il Partito Repubblicano si è invece schierato contro al disegno legge, riaffermando che per come è concepito rappresenta una violazione del Secondo emendamento. L’America però è divisa su un tema caldissimo che negli ultimi mesi è stato spesso al centro delle cronache. Si attende quindi il voto del Senato e Biden con un appello pubblico ha invitato ad una scelta di buonsenso. Sarebbe necessario l’appoggio di almeno 10 repubblicani che però al momento non sembra esserci, e le chance sono dunque pochissime.