Simile al calabrone, la vespa orientalis è più aggressiva e velenosa e può causare seri problemi alla salute umana
Attirata dai cumuli d’immondizia lasciati fuori dai cassonetti, la Vespa orientalis, più comunemente conosciuta come Calabrone orientale, è arrivata a Roma e risulta più aggressiva e velenosa di quella comune.
Dopo cinghiali e topi, animali sempre più visti in giro per Roma, dal capoluogo del Lazio arriva la segnalazione di un’altra specie molto pericolosa anche per l’uomo. E’ scattato l’allarme tra i cittadini il Comune sta cercando di correre ai ripari con delle disinfestazioni programmate.
Un nuovo tipo di vespa, più velenosa e aggressiva di quella comune, è stata avvistata a Roma, è comunemente chiamata calabrone orientale, nella Capitale non veniva segnalata addirittura dagli anni ’50. L’etologo naturalista Andrea Lunerti ha spiegato che “quest’insetto è solito nutrirsi di rifiuti organici e in putrefazione come un avanzo di carne e può essere attirata dall’immondizia”, un problema purtroppo che sta attanagliando la città eterna. La Vespa orientalis è una delle tre specie del genere Vespa attualmente presenti in Europa ed è da sempre presente in Italia al sud. Si riconosce per il colore rossastro uniforme, spezzato da una banda gialla nell’addome e una macchia sulla testa.
A far preoccupare, rispetto alle normali vespe e ai calabroni che sono presenti in tutta Italia, è la sua aggressività. La vespa Orientalis ha infatti una capacità di pungere molto elevata e, secondo gli esperti, è un imenottero capace di infliggere punture e morsi multipli molto dolorosi. Hanno poi la capacità di orientare parzialmente il pungiglione in maniera tale da pungere anche lateralmente rispetto al loro corpo e il veleno è emolitico ed epatotossico e potrebbe provocare danni al fegato.