“I Have a trip”, Eric dopo 5 anni torna a casa, ma è pronto a ripartire

A 36 anni ha deciso di cambiare completamente vita, mollare tutto e tutti e partire alla scoperta del mondo. Oggi è tornato nella sua Verona

Forse nessuno di noi avrebbe mai il coraggio di Eric che un giorno ha deciso di cambiare vita e con con il suo blog, I have a trip, ha raccontato questa avventura in giro per il mondo: tutto è iniziato a Berlino, per poi proseguire in tutta l’Europa, fino all‘Asia, tra Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, poi l’india a contatto con persone e culture davvero interessanti.

Eric Benedusi appena tornato a casa dopo un viaggio di 5 anni –

Doveva essere uno scoprire il mondo ma anche se stesso lontano dalla sua famiglia, dalla sua città, dal suo ambiente di sempre, dovevano essere solo due anni di viaggio, per colpa della pandemia sono diventati più di 5, ora è tornato nella sua Verona, ma ha deciso che ripartirà di nuovo.

La voglia di scoprire il mondo

Il 42enne Eric Benedusi, infatti, che per 5 anni ha fatto il giro del mondo, allungando quel viaggio che alla partenza doveva tenerlo lontano dalla famiglia solo per due anni, ma che per la pandemia di Covid ha preso un’altra piega, è rientrato a Verona sabato 30 luglio. Quel sogno, condiviso fin dalla partenza con tutti gli utenti che lo hanno seguito sul blog Ihaveatrip, lo ha visto partire da Berlino e poi andare alla scoperta del mondo, anche di luoghi così remoti che sono assolutamente fuori da qualsiasi rotta turistica, anche se non deve essere stato piacevole restare per mesi in Asia a -40 gradi ad esempio, ma per Eric c’era proprio la curiosità di vedere si riuscisse a vivere a quelle temperature estreme. Ecco, la curiosità è stato il motore di questo “sogno”.

Le tappe del viaggio intorno al mondo –

Il ritorno a casa

“Le priorità ora saranno la mia famiglia e gli amici: molti pranzi e cene semplicemente a tavola a parlare”, così racconta Benedusi all’arrivo alla stazione di Porta Nuova una volta tornato a casa nella sua Verona. “Poi verrà lo sport, palestra e motocross, e fra qualche mese mi concentrerò sulla promozione del libro su e giù per l’Italia”, perché un’avventura così va raccontata ancora meglio di un semplice blog, che comunque ha fatto sognare migliaia di giornalieri lettori durante questi anni di viaggio. Guardando indietro e a quel giorno che, poco prima di partire, “Ho buttato via tutto, le cose in buono stato le ho relegatale ad amici e conoscenti, mentre per il resto ho dato tutto alla Caritas”, ripensando all’esperienza appena lasciata alle spalle conclude: “Nel complesso è stata un’esperienza magnifica! Nessun rimpianto né rimorso, solamente un grande passo che per me era da fare e che mi ha riportato qui. Certo, 5 anni lontani dai miei genitori non sono sempre stati facili. Per quanto riguarda cibo o cose materiali, niente, invece, è stato così fondamentale e necessario da farsi sentire così importante” e aggiunge “probabilmente ripartirò per un altro viaggio a inizio del nuovo anno… ma non ditelo a mia madre”. 

 

 

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