Meteo pazzo, il caldo non lascia un attimo di tregua e soprattutto di respiro nei confronti del nostro paese. Nella giornata di oggi, domenica 31 luglio, ben quattro città sono state inserite nella lista di coloro che sono da “bollino rosso”
E’ vero che siamo nel bel mezzo dell’estate e che il caldo deve essere l’assoluto protagonista, ma così è veramente troppo. Chissà quanti di voi avranno pensato questa frase. Probabilmente con altre parole, ma il senso è esattamente quello. Definire questo meteo completamente “pazzo” è assolutamente troppo poco. Nelle ultime settimane gli italiani stanno facendo i conti con un clima davvero anomalo e che non ci fa davvero respirare.
Il caldo fa da padrone, su questo non ci sono particolari dubbi. Il mese di luglio, oramai, è giunto al termine: ancora poche ore e poi inizierà quello di agosto. Anche se, la situazione, pare che non andrà a migliorare visto che continuerà a fare caldo. Come nella giornata di oggi, in particolar modo in quattro città, dove si raggiungeranno delle temperature importanti. Tanto è vero che le stesse sono state inserite nella lista “nera”, anche se in questo caso sono state definite da “bollino rosso“. Andiamo a scoprire quali sono.
Ad emanare la nota ci ha pensato direttamente il sito del ministero della Salute. Queste sono le città che hanno vinto questo particolare “premio” di questa giornata: si tratta del livello ‘3’ di allerta che prevedono le città di Catania, Frosinone, Palermo e Roma. Sono otto, invece, coloro che saranno a livello di allerta zero, ovvero da bollino verde: Milano, Brescia, Torino, Trieste, Venezia, Pescara, Verona e Viterbo.
Ricordiamo che il livello “zero” vale a dire: condizioni metereologiche che non comportano rischi per la salute. Quello “uno”: pre-allerta e che le condizioni metereologiche possono precedere il verificarsi di una ondata di calore. Il due: temperature elevate e condizioni meteo che possono avere effetti negativi sulla salute delle persone. Il tre, invece, è quello più critico: ondata di calore con condizioni ad elevato rischio che possono persistere anche per più di 3 giorni.