“Elisabetta II colonizzatrice” le accuse di una senatrice australiana

Scoppia la polemica in Australia a causa di un atteggiamento decisamente non conforme di una senatrice aborigena. Lidia Thorpe, eletta nel parlamento del noto stato, è stata invitata a giurare fedeltà alla Regina Elisabetta che è ancora oggi sovrana dello stato. La Thorpe ha accusato la reale di essere una colonizzatrice, ricordandole in tal modo le violenze subite dagli aborigini durante il periodo del colonialismo dell’impero britannico.

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Regina Elisabetta offesa da una senatrice australiana

Invitata per giurare la Thorpe si è avvicinata al banco con il pugno alzato e ha letto la formula di rito modificandola a suo piacere: “Io, Lidia Thorpe, giuro solennemente e sentitamente che sarò fedele e prometto totale lealtà a Sua Maestà la regina Elisabetta II, la colonizzatrice.” Come da copione in aula è scoppiata la polemica e sulla senatrice sono piovute una serie di critiche. La presidente del Senato, Sue Lines, ha chiesto alla collega di rifare il giuramento in modo corretto e non offensivo, la Thorpe ha ripetuto la scena ma senza ulteriori commenti, mantenendo tuttavia il pugno alzato.

Poi su su Twitter la senatrice ha scritto:”Sovereignity never ceded”, uno slogan usato dai popoli aborigeni per rivendicare la loro indipendenza ricordando di non aver mai ceduto la sovranità delle terre al regno inglese. La polemica è stata poi alimentata da una serie di commenti social che hanno riportato in auge l’attuale situazione politica in Australia. Dal 1901 l’Australia ha ottenuto l’indipendenza dal Regno Unito, ma è tra i paesi membri del Commonwealth che per scelta mantengono vari legami con la corona inglese.

Australia, situazione politica controversa

Pur avendo conquistato l’indipendenza dal Regno Unito l’Australia è ancora oggi una monarchia costituzionale che riconosce la Regina Elisabetta II come sovrana. Il legame con il Regno Unito non è stato del tutto interrotto e questo non piace ad una certa classe politica del paese.

Nel 1999 gli australiani hanno bocciato il referendum per decidere se trasformare il paese in una repubblica parlamentare scegliendo di rimanere una monarchia. Oggi l’argomento è di estrema attualità e alimenta numerosi salotti politici. Alcuni sondaggi locali affermano che gli australiani sarebbero favorevoli all’istituzione della Repubblica, anche se ancora non è noto come verrebbe eletto il nuovo capo dello stato.

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