L’emergenza personale sta mettendo i ristoratori in ginocchio. E sono in arrivo decisioni drastiche per cercare di contrastare la crisi.
La ripartenza c’è, ma non è per tutti. Se da un lato si sta registrando una piccola ripresa in molti settori, dall’altro c’è quello della ristorazione che continua a fare i conti con una crisi che rischia di mettere ancora una volta in ginocchio migliaia di imprenditori.
Nonostante il boom di turisti, il settore della ristorazione sta facendo i conti con una nuova emergenza: quella del personale. L’assenza di camerieri non rende per nulla semplice il loro lavoro tanto che in molti nelle prossime settimane potrebbero prendere delle decisioni drastiche.
Come riportato da Il Messaggero, sul litorale romano la situazione è davvero molto critica tanto che alcuni ristoratori, proprio per l’assenza, di camerieri, sono stati costretti a tagliare i coperti per riuscire ad offrire un buon servizio ai clienti. Altri gestori, invece, starebbero addirittura pensando di chiudere proprio per mancanza di personale.
Per cercare di mettersi alle spalle l’emergenza, gli chef stellati del litorale romano hanno deciso di dare vita ad un consorzio con l’obiettivo di creare una scuola di formazione per tutti i giovani che vogliono intraprendere questa carriera.
La speranza è quella di riuscire nel giro di poco tempo di trovare un numero elevato di camerieri che possa aiutare il settore a ripartire dopo oltre due anni non assolutamente facili. In attesa di questa possibile svolta, i ristoratori sono costretti a sopravvivere e per farlo in alcuni casi sono costretti a drastiche decisioni come la riduzione dei posti per offrire un buon servizio a tutti i clienti.
Una situazione critica in tutta Italia e difficilmente migliorerà senza interventi da parte del Governo o degli imprenditori. Gli chef stellati del litorale romano, come abbiamo visto, hanno deciso di muoversi. Ora vedremo se altri decideranno di intraprendere la stessa strada dei colleghi o adotteranno altre strategie per provare a mettere fine a questa emergenza.