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Strage Bologna, l’avvocato Cutonilli: “Ecco qual è il vero mistero da chiarire”

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Francesco Spagnolo

L’avvocato Valerio Cutonilli in esclusiva a ‘Notizie.com’ sulla strage di Bologna: “Attualmente non ci sono indagini in corso, ma solo due processi”.

Notizie.com ha contattato l’avvocato Valerio Cutonilli, autore dei libri ‘I segreti di Bologna’, scritto a quattro mani con l’ex giudice Rosario Priore, e ‘La strage di Bologna tra ricostruzione giudiziaria e verità storica’, a distanza di 42 anni dall’attentato.

L’avvocato Cutonilli in esclusiva ai nostri microfoni sulla strage di Bologna © Ansa

Avvocato, sono passati ormai 42 anni dalla strage di Bologna e resta questo velo di mistero che sembra quasi che non si voglia scardinare. Cosa ne pensa?

Ho l’impressione che stia ulteriormente aumentando il numero di studiosi, ricercatori ed esperti che non crede più alla ricostruzione giudiziaria. Manca il movente e l’impianto probatorio appare, almeno a chi è in grado di vagliarlo, oggettivamente fragile. Di contro, fuori dalle aule di giustizia, continuano a emergere tasselli importanti che vanno però in direzione opposta a quella della strage nera. Dalla documentazione che proviene da numerosi archivi, a partire da quelli della ex Germania Est, la matrice mediorientale della strage risulta sempre più evidente. Ma è la dinamica dell’esplosione il vero mistero da chiarire“.

A che punto sono le indagini?

In questo momento non ci sono in corso indagini penali. A Bologna pendono in appello due processi, uno al militante neofascista Gilberto Cavallini, l’altro a carico di Paolo Bellini“.

Non ci sono indagini in corso per la strage di Bologna © Ansa

Perché secondo Lei non è stato analizzato lo scalpo di Maria Fresu?

In realtà attraverso l’esame del Dna i periti della Corte d’Assise di Bologna hanno accertato che i residui della maschera facciale non appartengono alla povera Maria Fresu. Di conseguenza, non vi è alcuna traccia del cadavere della povera donna, sicuramente innocente, che era alla stazione con la figlioletta di tre, perita a sua volta. L’assenza di un cadavere sicuramente innocente resta ingiustificata perché la fantasiosa storia della disintegrazione è stata esclusa dai periti. Il depezzamento del cadavere avrebbe lasciato tracce (si pensi al cranio) che invece non ci sono. Per tali motivi, c’è chi ritiene che la sparizione del cadavere dalla scena del crimine abbia contribuito provvidenzialmente a un errore di conteggio. Al contempo, infatti, esiste  un “volto di donna” di troppo che la giustizia bolognese non è riuscita ad attribuire a una delle vittime censite della strage. Per anni è stato imputato alla povera Fresu. Ora la scienza lo ha escluso in modo definitivo. Per tale motivo, aumenta il numero di quanti sospettano che nell’esplosione siano perite non 85 ma 86 persone. La donna misteriosa aveva la valigia della morte proprio al suo fianco. I periti infatti hanno spiegato che l’onda di sovrappressione generata dalla detonazione ha penetrato il suo cadavere, entrando dall’orecchio e provocando la violenta espulsione della “maschera facciale” dal resto del corpo. Ciò induce molti a ipotizzare che si possa trattare della trasportatrice dell’esplosivo“.

Si arriverà mai alla verità?

Conosciamo il Dna della donna misteriosa. Attraverso una comparazione con il Dna dei suoi parenti potrebbe essere finalmente identificata. È l’eventualità, tutt’altro che remota, che sta togliendo il sonno a qualcuno“.

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Francesco Spagnolo