A chi sostiene che un governo di centro-destra creerebbe problemi dal punto di vista della stabilità del Paese sui mercati internazionali, risponde Pietro Senaldi su Libero: le parole di Giorgia Meloni in queste ore non solo non stanno facendo aumentare lo spread, ma addirittura lo stanno facendo calare.
Insomma, Giorgia Meloni affidabile quanto Mario Draghi sui mercati finanziari, o in alcuni casi anche di più? La domanda sembra peregrina ma non lo è, a giudicare dai numeri. Come spiega il vicedirettore del quotidiano Libero, dopo le ultime dichiarazioni di Fratelli d’Italia lo spread sembrerebbe sceso ai livelli più bassi della crisi di governo scoppiata lo scorso 21 luglio.
Tutto riporta alle dichiarazioni pronunciate venerdì scorso dal responsabile del programma di Fratelli d’Italia, il senatore Giovanbattista Fazzolari, che all’agenzia Bloomberg ha rilasciato un’intervista in cui elargiva rassicuranti dichiarazioni su una possibile vittoria della Meloni e sul programma economico che il suo partito avrebbe intenzione di sostenere. Tra cui il rispetto delle regole di bilancio Ue e la realizzazione del Pnrr e delle rispettive riforme che sono collegate ad esso.
“Possiamo non essere d’accordo con alcune regole europee e dichiarare che daremo battaglia per modificarle, ma finché ci sono vanno rispettate e noi ne garantiremo l’osservanza”, sono state le parole di Fazzolari.
Poche parole, insomma, ma sufficienti per fare sì che il differenziale sul tasso di interesse tra titoli di Stato tedeschi e italiani, insomma il famoso e spaventoso “spread”, calasse di venti punti. Un collegamento, spiega Senaldi, che non ha fatto l’ufficio stampa della Meloni ma l’autorevole agenzia di stampa Reuters, come anche il sito del Nasdaq, il celebre indice borsistico americano.
Insomma, spiega Senaldi, uno dei principali cavalli di battaglia della sinistra, quello dello spread e dell’idea che se Meloni andasse al governo gli indici economici calerebbero burrascosamente da un istante all’altro, è stato così “smontato”.