Covid, i bambini hanno un ‘superpotere’: i risultati di uno studio australiano

Uno studio australiano conferma una resistenza maggiore dei bambini al Covid. Ma la variante Omicron ha messo in difficoltà il ‘superpotere’.

I bambini in questi due sono si sono sempre difesi molto bene dal Covid. Come confermato da molti esperti, i più piccoli non lo hanno quasi mai contratto in forma grave e questo è fortemente legato ad una particolarità scoperta da uno studio australiano riportato dall’Adnkronos.

Covid bambini
I bambini grazie al naso sono riusciti a difendersi dal Covid © Ansa

In particolare, il rivestimento del naso ha fatto da scudo ai bambini e questo non ha permesso a tutte le varianti di poter colpire in maniera molto più grave i più piccoli. Ora, però, la situazione sembra essere completamente cambiata considerando che Omicron è molto più contagiosa e neanche il superpotere sembra essere in grado di contrastarla pienamente.

Allo stesso tempo, però, le forme continuano ad essere non gravi e questo, oltre naturalmente al vaccino, è rappresentato dal naso, che in questi anni ha rappresentato una sorta di protezione per i bambini.

Gli scienziati: “L’epitelio nasale pediatrico può svolgere un ruolo importante nella lotta al Covid”

Studio Covid
Lo studio è stato condotto nei giorni scorsi in Australia © Ansa

Gli scienziati protagonisti di questo studio hanno confermato come con la ricerca “è stata fornita la prima prova sperimentale che l’epitelio nasale pediatrico può svolgere un ruolo importante nel ridurre la suscettibilità dei bambini a Sars-CoV-2“.

Inoltre, Kirsty Short dell’Università del Queensland, ha aggiunto che “sono state utilizzate cellule epiteliali nasali di bambini e adulti per dimostrare che il ceppo ancestrale e Delta, ma non Omicron, si replicano in modo meno efficiente nelle cellule pediatriche“.

Si tratta di una scoperta sicuramente importante e che dovrebbe spiegare anche il perché dei pochi casi tra i bambini soprattutto nella prima fase della pandemia. Ora con la variante Omicron la situazione sembra essere nuovamente cambiata considerando che il superpotere dei più piccoli sembra essere meno efficace.

Naturalmente le ricerche proseguono e vedremo se nelle prossime settimane avremo delle maggiori certezze su questa scoperta destinata a dare indicazioni sul come combattere il Covid tra i bambini.

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