Durante la rassegna mattutina del Tg1 Elisa Anzaldo si è lasciata scappare un commento infelice sulla leader di Fdi
A volte l’eccessiva confidenza, la consapevolezza o un pizzico di superficialità, fate voi, possono giocare un brutto scherzo, anche a professioniste esperte e di livello. E’ capitato alla giornalista Rai Elisa Anzaldo di lasciarsi andare ad una battuta che lei pensava fosse innocua nei confronti della presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, ma così, a proposito di superficialità, non è stato. Nessuno vuole dare lezioni o fari i bacchettoni della situazione, ma quando si ha un ruolo ben specifico, ovvero quello di dare delle informazioni, di dover rimanere asettici e restare attinenti ai fatti di cronaca, se si sconfina, anche seppur in modo innocente, alla fine si sbaglia. Ed è l’errore che ha commesso la giornalista della Rai del Tg1 Ansaldo durante la consueta rassegna stampa del mattino. Tanti hanno chiesto: e allora i comici che fanno satira pesante sui politici? E dicono cose ancor peggiori? E’ diverso, quello è il loro ruolo, il giornalista ne ha un altro, nel momento in cui e soprattutto in un contenitore dove si fa solo informazione, ha il dovere di restare asettico.
Ma cosa è accaduto realmente? Durante la diretta, in studio, come ospite della giornata c’è Alessandro Barbano, condirettore del Corriere dello Sport, che ha commentato la curiosità, pubblicata su La Repubblica, riguardante la leader di Fratelli d’Italia che sarebbe passata da essere tifosa laziale a tifosa romanista (che poi è una fesseria ma tant’é), con la frase incriminata “Se peccato è, in questo caso non è il peggiore peccato di Giorgia Meloni”. Immediata la replica di Elisa Anzaldo che, con il sorriso sulle labbra, ha detto “ce ne sono tanti altri“. Una battuta allusiva e fuori luogo che poteva risparmiarsi. Parole che se l’avesse pronunciate Crozza o altri, magari era diverso, ma una giornalista che deve fare informazione è completamente diverso. Se poi si tratta di Giorgia Meloni, che in questo momento è sulla bocca di tutti per cose più futili che poco c’entrano con le sue idee e il suo programma, allora il rischio è quello di entrare nell’odiato e fastidioso mainstream che ha davvero stancato.
Naturalmente la battuta ha sollevato un polverone. Col passare delle ore e con la protesta crescente dei telespettatori, è intervenuta la Lega che ha chiesto provvedimenti per la giornalista e subito, senza nemmeno farsi mancare l’occasione, ha fatto il suo ingresso anche il Pd, sfruttando la querelle come questione per campagna elettorale. Lei, Elisa Anzaldo, ha cercato di mettere una toppa: “Mi rendo conto che una battuta venuta male, nella rassegna delle 7 del mattino, sta dando spazio a interpretazioni distorte del mio pensiero. Nella conversazione con Alessandro Barbano ho chiosato sulla metafora calcistica ma il risultato finale è stato diverso da quello che avrei voluto. Nelle mie intenzioni parlavo ancora di calcio. Poiché il tono è stato avvertito come improprio, me ne scuso”.
E’ intervenuto sull’argomento anche la Maggioni, la direttrice del Tg1. “Carissimi, siamo nel mezzo di una campagna elettorale estremamente complessa che richiede il massimo della nostra concentrazione e professionalità. Un episodio accaduto nella Rassegna Stampa di questa mattina mi spinge a ricordare che il nostro dovere è quello di andare in onda restituendo ai nostri spettatori il senso di sobrietà e di totale equilibrio proprio del servizio pubblico”, le parole della Maggioni. E poi ecco la nota della Lega: “È inaccettabile che un volto di primo livello quale Anzaldo, che è conduttrice del Tg1 delle 20 ovvero il principale e più seguito telegiornale dell’azienda su scala nazionale, si permetta di deridere un leader politico senza contraddittorio e durante un appuntamento informativo come la rassegna del mattino. Un comportamento inammissibile in sfregio a tutti i principi della par condicio, che viola qualsiasi codice deontologico e di correttezza a cui sono tenuti i giornalisti. Stiamo predisponendo una segnalazione all’Agcom perché non è in alcun modo tollerabile che ci siano giornalisti che fanno politica sempre nella stessa direzione, invece di svolgere la propria professione in maniera limpida”. E segue la reazione del Pd con Andrea Romano: “Continua la campagna di Lega e FdI per l’epurazione preventiva dei Tg Rai: dopo la polemica di domenica contro il Tg1, oggi è il turno dell’intimidazione contro Elisa Anzaldo di cui Salvini chiede la testa in spregio a qualunque rispetto dell’autonomia giornalistica”