Elezioni del 25 settembre: il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è pronto a far resuscitare Mario Draghi. Ovviamente tutti si stanno domandando quale sia il piano del Colle
Il 25 settembre si avvicina sempre di più. Sono partiti addirittura i primi sondaggi per cercare di capire chi possa diventare il prossimo presidente del Consiglio. Anche se in molti si stanno chiedendo una cosa: cosa dovesse succedere se l’esito delle elezioni di quella giornata fosse del tutto incerto? In questi casi, però, la risposta è solamente una: a prendere la decisione finale non può che essere il presidente della Repubblica, in questo caso Sergio Mattarella. Tanto è vero che, secondo quanto riporta il quotidiano ‘Italia Oggi‘ pare che il nativo di Palermo stia pensando di “resuscitare” ancora Mario Draghi, ovvero il dimissionario.
Anche se, a dire il vero, fino a quando non ci saranno le elezioni è ancora lui a ricoprire questo ruolo. La sua idea, però, è quello di affidargli un altro ruolo: ovvero quello di tecnico indispensabile per la formazione di un nuovo governo. Non si tratterebbe affatto della prima volta visto che, già in passato, una cosa del genere è successa. Non solo: lo stesso quotidiano ha evidenziato il fatto (riferendosi sempre al Capo dello Stato) che non mancano appunto degli esempi di alcuni suoi interventi giudicati poco “propensi” alla destra. Un esempio su tutti? La fulminea designazione di Carlo Cottarelli.
In questi casi il Quirinale è pronto ad intervenire solamente se si dovessero verificare alcuni casi. Quali? “La quasi insufficienza della maggioranza di centro-destra a palazzo Madama, la necessità di disporre senatori che poi vadano al voto e non siano costretti a occuparsi dell’esecutivo, la funzione negativa dei senatori a vita, la reazione dei mercati“.
Il risultato del voto, però, non è del tutto scontato come sembra. Il centrodestra sembra essere compatto, Calenda trionfa su Twitter per l’accordo con il Pd di Letta (anche se ci sono state lamentele sui social) ed infine Renzi è pronto a gareggiare da solo. Anche se i sondaggi non sembrano andare dalla sua parte.