Forse non tutti sanno che a inventare il ghiacciolo è stato un bambino di soli 11 anni e che si tratta di un dolce particolarmente indicato per le diete
Pochi sono le cose che rimandano all’infanzia in maniera così potente quanto il ghiacciolo. Un prodotto così semplice, composto solo da acqua, zucchero e frutta o aromi, congelati attorno a un bastoncino di legno.
Una volta erano soltanto succo sciroppato, ora arrivano a contenere anche fino al 60% di frutta e li possiamo trovare in gelateria prepararti artigianalmente, non soltanto nel banco frigo di bar e supermercati.
Il ghiacciolo è uno dei primi e più felici ricordi d’infanzia di ognuno di noi, soprattutto quando finita la scuola si passavano interi pomeriggi all’oratorio o al cortile sotto casa e si finiva sempre per mangiarlo con gli amici. La felicità costava 50 lire ed era colorata di bianco, giallo, arancione, verde, fucsia o arcobaleno, dissetante perché fresco e zuccherino e quando arrivò quello al gusto di Coca Cola sembrava di aver conquistato l’America. Ufficialmente il ghiacciolo è stato inventato per caso nel 1905 da Frank Epperson, un bambino di 11 anni di San Francisco, che una notte dimentica alla finestra di casa sua un bicchiere di acqua e soda con dentro il bastoncino usato per mescolare le bevande. La mattina dopo, al risveglio, tirando con forza il bastoncino libera tutto il blocco di ghiaccio formatosi di notte e usa il bastoncino come manico per “mangiare” l’acqua e soda. Forse potrà sembrare una leggenda metropolitana, ma quel qualcosa di poetico nella storia ci fa sperare che sia vera.
Il brevetto di questa invenzione diventa realtà nel 1923 grazie alla Joe Lowe Corporation, primo gusto alla ciliegia. Un successo strepitoso al costo di un nickelino, un dolce povero, pensato per persone povere, proprio quelle persone che dopo la grande crisi del 1929 e per i 10 anni successivi devono pensare a cosa dar da mangiare ai propri figli, piuttosto che spendere i guadagni in cibi frivoli. I geni del marketing trovano però una soluzione brillante, aumentano di poco le dimensioni dei ghiaccioli e inseriscono un secondo bastoncino, mantenendo inalterato il prezzo del prodotto. Stecco raddoppiato guadagni raddoppiati, sono nati i Double pops. Chi non ha diviso a metà il ghiacciolo così creato con il proprio fratello, sorella, con il proprio amico o la propria ragazza?
Ovviamente in Italia arriva con lo sbarco degli alleati per la liberazione durante la seconda guerra mondiale e all’inizio l’accoglienza è piuttosto “freddina”, poi negli anni del miracolo economico e dell’industrializzazione sfrenata questo prodotto acquisisce una certa fama. E dopo sarà un successo senza fine. Oramai è un must arrivato ad essere venduto nelle gelaterie e non più soltanto nel banco frigo di un bar. Buono, fresco, dissetante e con un contenuto bassissimo di calorie, visto che si parla di pochi grammi di zucchero su un chilo di prodotto. Possiamo dire senza timore di smentita che il ghiacciolo non fa ingrassare e contiene circa 50 calorie a pezzo, con degli zuccheri semplici che permettono al nostro corpo di digerire il ghiacciolo in pochissimo tempo.