Possibile nuova svolta sul giallo di via Poma. La Procura di Roma ha aperto l’ennesima indagine sulla morte di Simonetta Cesaroni.
Sono passati ormai 32 anni da quel 7 agosto 1990, giorno del ritrovamento del cadavere di Simonetta Cesaroni, uccisa con 27 coltellate in un appartamento di via Poma. E a pochi giorni dal nuovo anniversario dalla morte della giovane possibile nuova svolta nell’indagine.
Come riferito da Il Messaggero, la Procura di Roma ha aperto un’indagine per verificare meglio alcuni alibi. Gli inquirenti con questi interrogatori vogliono capire se in passato sono stati fatti degli errori oppure le diverse dichiarazioni rilasciate dalle persone ascoltate, tra cui anche un personaggio principale, corrispondono alla realtà.
Si tratta di un procedimento aperto dalla Procura di Roma dopo la denuncia presentata dai familiari di Simonetta e attualmente è a carico di ignoti. L’accusa contestata è quella di omicidio volontario.
Il corpo senza vita di Simonetta Cesaroni fu trovato il 7 agosto 1990 nello studio commerciale di via Poma dove la giovane lavorava da qualche vittima. La Procura di Roma ha aperto subito un’indagine per provare a risalire all’identità del killer, ma in tutti questi anni non si è mai riusciti ad arrivare alla verità.
Sono stati tre decenni di indagini e di persone accusate dell’omicidio di Simonetta. Il primo è stato Pietro Vanacore, il portiere dello stabile. Poi toccò al datore di lavoro della giovane e a Federico Valle, il figlio di un uomo che aveva lo studio in quel palazzo. Nel mirino degli inquirenti è finito anche il fidanzato di Simonetta, ma tutti sono stati scagionati dalle accuse.
Ora a distanza di 32 anni una possibile nuova svolta. Gli inquirenti hanno aperto un’indagine per omicidio volontario e stanno verificando gli alibi di tutte le persone già ascoltate in passato. L’obiettivo dovrebbe essere quello di capire se regge la versione di uno dei principali sospettati. La svolta sembra essere vicina, ma per il momento non c’è nessuna persona iscritta sul registro degli indagati.