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Economia

Riforma Fiscale, un’incredibile e piacevole sorpresa per i contribuenti

Published by
Daniele Magliocchetti

Stanno per arrivare interessanti novità per i cittadini italiani che hanno qualche problema con l’Agenzia delle Entrate

Novità per la riforma del contenzioso tributario. La commissione Finanze del Senato sta lavorando a una revisione del Ddl con attenzione a temi delicati tra cui le maggiori tutele al diritto di difesa del contribuente. Tra queste rientrano, come riporta il Sole 24 Ore, la possibilità di ricorrere in appello per le microliti fino a 3 mila euro e l’inversione dell’onere della prova che andrebbe posto a carico dell’amministrazione finanziaria. Ma vediamo cosa potrebbe cambiare.

Il Fisco sta per attuare un sistema con cui potrebbe premiare il contribuente (foto Ansa)

Come detto tra le ipotesi di modifica c’è la possibilità di consentire l’appello anche per le microliti al di sotto dei 3 mila euro di valore. Un modo per garantire l’efficienza della giustizia tributaria senza però intaccare gli spazi di difesa per il contribuente. La commissione sta poi lavorando allo spostamento dell’onere della prova che oggi ricade su cittadini e imprese. In sintesi non è il contribuente che deve raccogliere dati per difendersi ma l’amministrazione stessa deve fornire tutta la documentazione necessaria, reperibile grazie all’interoperabilità delle banche dati

C’è anche l’ipotesi di un premio per chi è fedele

La nuova strategia del Mef e dell’Agenzia delle Entrate sul Fisco © Ansa

Tra i possibili interventi ci sono anche quelli relativi alla premialità fiscale per le giacenze di liti ormai datate, ancora da definire, una sorte di pace fiscale da modificare rispetto alle regole attuali. L’idea è introdurre in Italia il giudice tributario professionale scelto tramite concorso. In questo modo dovrebbe essere più semplice «smaltire» il contenzioso in arretrato. Si pensi che nel 2021 sono stati 47 mila i ricorsi tributari presentati in Cassazione.

Una delle ipotesi è poi intervenire sulle riduzioni di organico che rischiano di inceppare la macchina e di allungare da 3 a sei anni i tempi dei contenziosi. La riforma prevede a regime 576 magistrati tributari, pochi se la produttività media è di 374 sentenze annue (dati Mef) . C’è poi il limite dei 70 anni per il pensionamento dei giudici che potrebbe incidere sulla riduzione del personale stimata in 700 unità. Ecco perché la Commissione punta a far slittare il limite di età anche per evitare un vuoto di competenze importante. In discussione anche un incentivo economico per chi tra i magistrati diventa magistrato tributario.

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Daniele Magliocchetti