È stato aperto il lascito del fondatore dell’impero di Delfin, scomparso il 27 giugno scorso: gli immobili alla moglie, ai manager le azioni
Si compongono di un testamento pubblico, steso dal notaio il 10 ottobre 2017, e di tre brevi testamenti olografi, scritti di proprio pugno da Leonardo Del Vecchio, le ultime volontà lette dal notaio agli eredi il primo luglio scorso.
Il documento conferma la suddivisione in parti uguali del capitale di Delfin, la finanziaria lussemburghese a cui fanno capo le partecipate Essilux, Mediobanca, Generali e Covivio.
Un testamento molto pesante
Del Vecchio si è spento il 27 giugno all’età di 87 anni. L’imprenditore italiano era anche un importante azionista di Covivio e Assicurazioni Generali. La sua ricchezza al 10 aprile 2022 era stata valutata dalla rivista Forbes per circa 27,3 miliardi di dollari, rendendolo il secondo uomo più ricco d’Italia e il 62º al mondo. Era scontato che ci fosse molta attesa per l’apertura di un testamento così pesante. Il testamento pubblico era stato steso dal notaio il 10 ottobre 2017, e poi integrato da tre brevi testamenti olografi, scritti di proprio pugno da Leonardo Del Vecchio, le ultime volontà sono state lette dal notaio agli eredi il primo luglio scorso.
Come viene spartito l’immenso patrimonio
Leonardo Del Vecchio ha lasciato all’ultima moglie, Nicoletta Zampillo, le quattro case di proprietà. Nel testamento dell’imprenditore vengono assegnati alla vedova i maxi appartamenti di Milano e Roma, la Villa La Leonina di Beaulieu Sur-Mer, vicino a Nizza in Costa Azzurra, e la casa del buen retiro di Antigua, ai Caraibi. Tra gli eredi compaiono Francesco Milleri, presidente e ceo di EssilorLuxottica oltre che presidente di Delfin, e Romolo Bardin, ceo della cassaforte lussemburghese. Al primo l’imprenditore scomparso ha lasciato 2,15 milioni di azioni del gruppo degli occhiali che valgono circa 340 milioni di euro agli attuali valori di Borsa, al secondo 22.000 azioni, pari a 3,5 milioni di euro. Confermata l’assegnazione in otto parti uguali pari al 12,5% ciascuna del capitale di Delfin ai figli e alla moglie di Del Vecchio e al figlio di lei Rocco Basilico.