E’ una furia il fondatore e presidente della massima associazione italiana a tutela dei consumatori: “Una cosa inammissibile e ingiusta”
Da c’eravamo tanto odiati (e quasi disprezzati) al ci siamo di nuovo innamorati. Evviva la vita, viva la pace. Pubblicizzata in pompa magna come panacea di tutti i mali, il nuovo accordo tra Dazn e Sky risolve di sicuro i problemi tecnici, ma a che prezzo? E soprattutto quanto è giusto, visto che dopo nemmeno un anno le due maggiori piattaforme si riabbracciano e rialleano come se niente fosse mai accaduto?
Una questione che fa andare su tutte le furie Carlo Rienzi, l’avvocato e fondatore del Codacons che a Notizie.com tuona: “Sky e Dazn di nuovo insieme? Dimostra l’assurdo perché si pagano sempre due soggetti per avere un unico servizio tutto su Sky, fanno questo per far pagare di più e fregare i consumatori…”
Il presidente del Codacons stavolta non si tiene e promette battaglia. Questo accordo o meglio ritorno al passato fatto passare come nuova avveniristica soluzione, proprio non lo digerisce e a Notizie.com quasi urla: “Ribadisco, è una cosa inammissibile, ma la colpa è anche della Lega Calcio che guarda solo ai soldi e non pensa alla gente, così si mette a dare a Carlo 10 partite, a un Roberto 5 e a un Michele altre 10, poi Michele, Roberto e Carlo ti dicono: se vuoi vedere le partite mi devi dare i soldi qua e là e fanno pagare di più. Non è giusto, non credo sia una cosa corretta. Adesso approfondiremo e ci faremo sentire“.
Per quanto riguarda, invece, il nuovo abbonamento di Dazn, che prevede il Dazn Base a 29,99 (consente di registrare due dispositivi per account ma con la stessa rete internet) e il Dazn Plus a 39,99 (consente di registrare due dispositivi ma senza vincoli di rete). Rienzi non sembra aggiornato: “Due dispositivi per ogni abbonamento? Questi si vedrà avevamo assunto degli impegni a non farlo, Dazn era tornata indietro con questo progetto, di diminuire i punti di visione, non è detto ancora, non è cominciato nulla”. In realtà stanno già vendendo i nuovo abbonamenti a prezzi non proprio contenuti. Magari l’avvocato Rienzi si arrabbierà anche su questo.