Il Presidente del Movimento 5Stelle commenta lo strappo tra Calenda e Letta. “L’alleanza contro la Meloni si indebolisce”
Lo strappo tra Carlo Calenda ed Enrico Letta continua a far discutere. L’accordo, siglato solo pochi giorni fa, è crollato. Il leader di Azione ha rotto gli indugi ed ha annunciato l’addio al Partito Democratico. Molte le reazioni: da destra a sinistra sono in tanti a commentare la fine di un matrimonio politico durato pochissimo.
Dopo le parole di Giorgia Meloni (“Nuovo colpo di scena nella telenovela del centrosinistra. Calenda ci ha ripensato e non si sposa più con Letta, forse scappa con Renzi”), anche il leader del Movimento 5Stelle Giuseppe Conte ha voluto dire la sua. “In molti in queste ore mi chiedono cosa ne sarà del ‘campo largo’ di Letta dopo il broncio di Calenda, le voraci pretese di posti sicuri di Tabacci e Di Maio, i veti incrociati e le repentine giravolte. Non spetta a me la risposta. Per parte mia posso solo dire che questo disastro politico mi sembra lontano anni luce dal progetto riformistico realizzato durante il Conte II”.
L’ex Premier continua: “Sono ormai settimane che sentiamo parlare di cartelli elettorali e di ripartizioni di posti. Sentiamo invocare ‘un’agenda Draghi’ sperando che l’interessato si degni di scriverla e di un ‘metodo Draghi’, confidando forse che anche in futuro ci sia un governo che decida senza confronto politico, limitando i passaggi in Parlamento”, ha scritto su Facebook. “L’unico accenno a un programma di governo che il Pd ha fatto è quando ha concordato con Calenda di rivedere il Reddito di cittadinanza e il Superbonus o quando ha scelto di abbracciare personalità come la Gelmini, artefice dei tagli alla scuola. La ‘santa alleanza repubblicana’ messa su per contrastare Meloni ora si indebolisce e perde pezzi”, sottolinea l’ex premier dopo la rottura del patto tra Calenda e Letta.