Cuba, negli ultimi minuti è giunta la notizia della esplosione di un deposito petrolifero. L’ultimo bilancio che arriva è a dir poco preoccupante: sul posto i sanitari e coloro che stanno cercando di spegnere le fiamme. Situazione per nulla facile
Non è affatto una situazione semplice quella che si sta vivendo a Cuba in questo momento dopo che, nelle ultime ore, è esploso un deposito petrolifero. Nel frattempo sono arrivate offerte di assistenza da parte di molti paesi che hanno dato il loro aiuto per cercare di risolvere la situazione dopo che, appunto il deposito, è stato colpito da un fulmine. Il bilancio, come riportato in precedenza, si sta iniziando a fare sempre più pesante.
Almeno una persona ha perso la vita per via dell’esplosione. 121, invece, sono quelle che sono rimaste ferite. La maggior parte di loro, però, in maniera anche abbastanza grave. 17 sono le persone che risultano disperse. Fortunatamente 1900 persone sono riuscite ad evacuare da dove si è verificato il tutto (precisamente a Mantanzas). Dall’Avana (e da altre città) era molto facile vedere una cupola di fumo nero che si alzava sempre di più.
La notizia della morte di un operaio ha sconvolto l’intero paese. Ad annunciarlo ci ha pensato direttamente il direttore sanitario della cittadina, Luis Armando Wong, che ha parlato direttamente in conferenza stampa. Quando è possibile l’account ufficiale di Twitter lancia gli ultimi aggiornamenti della strage.
Tra le persone che sono rimaste ferite anche il ministro dell’Energia, Livan Arronte. Sul posto i vigili del fuoco che sono impegnati nello spegnere il vasto incendio. Anche se, a quanto pare, tutte e 17 le persone che risultano scomparse sono proprio pompieri che si trovavano nella zona più vicina all’incendio.