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Politica

Elezioni, Berlusconi: “Giorgia coraggiosa come me, Matteo sa ascoltare”

Published by
Daniele Magliocchetti

Il leader di Forza Italia parla a Il Messaggero ed elogia i suoi due alleati che nel corso degli anni sono cresciuti e maturati

Lo spirito del 94, le pillole del programma (“una al giorno toglie la sinistra di torno“, la battuta), i messaggi generazionali rivolti sia agli anziani (dalle pensioni in giù) che ai più giovani (con l’ipotesi che si sta valutando di ridurre di un anno sia il ciclo scolastico che quello universitario). Silvio Berlusconi, già premier in quattro governi (l’ultimo caduto alla fine del 2011), già patron di un Milan che nei suoi 31 anni come proprietario ha collezionato una bacheca piena di trofei, sfodera il classico repertorio da campagna elettorale: in prima linea, come sempre, da 28 anni a questa parte. Presidente Berlusconi, il segretario del Pd Enrico Letta chiama a raccolta e propone un Patto per la Costituzione, Sinistra italiana aderisce per impedire i governi di destra. Che campagna elettorale sarà? “Da parte delle sinistre vedo i prodromi di una campagna solo di denigrazione dell’avversario. Non riescono a dire nulla sul loro programma. Forse perché sono in disaccordo su tutto. Da parte nostra invece parliamo di contenuti, del nostro progetto per far ripartire l’Italia. E lo facciamo con un linguaggio sereno e rispettoso. Parliamo delle riforme del fisco, della burocrazia, della giustizia. Parliamo degli interventi a favore dei giovani e degli anziani. Parliamo della libertà di spesa in contante almeno sino a 10.000 euro. E di tanti altri miglioramenti della vita dei cittadini“.

IL presidente e leader di Forza Italia Silvio Berlusconi (foto Ansa)

Il centrodestra è il grande favorito, secondo i sondaggi. Questo per voi rappresenta un vantaggio o un rischio? “È semplicemente un dato di fatto. Dopo 14 anni gli italiani possono scegliere finalmente da chi essere governati, e sceglieranno noi“. Lei ha già detto che non punta a fare il premier ma in caso di vittoria toccherebbe al leader dello schieramento che ha preso più voti? Oppure secondo lei serve una figura più di mediazione? “Sarà una proposta che spetta a chi nella coalizione ha preso più voti, naturalmente in accordo con gli alleati. E poi sarà il Capo dello Stato a prendere la decisione definitiva”. E la lista dei ministri? Anche questa verrà decisa dal centrodestra in base al risultato elettorale? “Mi auguro sia possibile presentare agli italiani prima delle elezioni alcune figure di prestigio scelte tra i protagonisti della cultura, dell’economia e del volontariato, oltre naturalmente ai nostri parlamentari più bravi”.

“Ricetta pensioni? Nessuno può vivere dignitosamente con meno di 1000 euro al mese quindi le alzeremo”

Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi con l’attuale compagna Marta Fascina (foto Ansa)

Dal suo punto di vista, il Pnrr va rivisto o comunque cambiato? “Va attuato, rispettando i tempi e le scadenze. Ho detto più volte che non disperderemo quanto di buono ha fatto il governo Draghi“. Un tasto su cui Forza Italia ha insistito spesso, quando era al governo: qual è la sua ricetta sulle pensioni? “È molto semplice: nessuno può vivere dignitosamente con meno di 1000 euro al mese. E quindi innalzeremo a 1000 euro, per 13 mensilità, le pensioni di anzianità e di invalidità oggi più basse dei 1000 euro. E daremo la stessa pensione alle nostre mamme e alle nostre nonne che dopo una vita di lavoro e di sacrifici meritano di vivere una vecchiaia serena e dignitosa“. C’è qualcosa che non è riuscito a fare durante le sue passate esperienze come Presidente del Consiglio e che adesso vorrebbe realizzare in caso di vittoria alle elezioni del 25 settembre? “La flat tax al 23% che avevamo messo a punto io e Antonio Martino. I miei governi erano comunque riusciti a mantenere la pressione fiscale sotto il 40% mentre ora è al 43,6%. Quella della flat tax sarà davvero una riforma fondamentale“.

La accusano di fare promesse elettorali poco realizzabili. Cosa risponde, anche a Giorgia Meloni che chiede a voi alleati di evitare annunci a effetto? “Non ho nulla da rispondere perché sono certo che quella frase non si riferisse a noi. Dico però che sono perfettamente d’accordo: i nostri sono progetti del tutto realistici, si finanziano con tagli alle spese perfettamente realizzabili, con il recupero di evasione ed elusione grazie alla flat tax, che darà una forte spinta dell’economia e farà emergere l’economia sommersa aumentando, di molto le entrate dello Stato, come è successo nei 57 Paesi che l’hanno adottata“. Teme che i suoi alleati possano essere tentati da pulsioni pro-Orban o pro-Putin? “L’Italia si collocherebbe esattamente dov’ è ora, dalla parte dell’Europa, dell’Occidente, dell’Alleanza Atlantica, degli Stati Uniti, della libertà. Per noi questo è assolutamente irrinunciabile, ma non ho dubbi anche per quanto riguarda i nostri alleati“. Cosa crede che abbiano la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni e quello della Lega Matteo Salvini in comune con lei? “Giorgia, la determinazione e il coraggio, Matteo la capacità di parlare agli italiani e anche quella di saper ascoltare“.

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Daniele Magliocchetti