Letta e Renzi non si sono mai amati. E queste elezioni hanno fatto tornare a galla le vecchie ruggini.
La vendetta politica di Letta nei confronti di Renzi è arrivata a distanza di otto anni da quel “stai sereno”. Era il 2014 quando l’ex sindaco di Firenze con una delle mosse sue ha fatto cadere il governo guidato proprio dall’attuale leader del Pd andandosi a prendere, oltre che naturalmente la segreteria del Partito Democratico, la guida del nostro Paese.
Ora a distanza di otto anni è arrivata una sorta di vendetta da parte di Letta. Il segretario dem ha chiuso immediatamente la porta ad una alleanza con Italia Viva. Una decisione che fonti del Pd hanno motivato così: “Renzi da segretario ha tentato di affondare il partito lasciando macerie, lacerazioni e un 18% da guinnes dei primati negativi“.
Una spiegazione che non è assolutamente condiviso da Renzi. Il numero uno di Italia Viva ha ripetuto che il “veto su di noi c’è stato per le vicende passate“.
Letta e Renzi non si sono mai amati e queste elezioni stanno confermando una distanza tra i due. E la strategia decisa dal segretario del Partito Democratico, come scritto da Il Messaggero, è giudicata non vincente proprio dal politico toscano.
“Il piano di Letta è un chiaro regalo alla Meloni – ha sottolineato Renzi – e comunque buona campagna elettorale. Anche a chi ha gli Occhi di Tigre“. Ma il leader di Italia Viva non si è fermato qui e poco dopo ha lanciato un’altra frecciatina al rivale: “L’accordo tra il Pd e la sinistra radicale svela la verità: anche i dem si alleano con chi ha fatto cadere Draghi”.
Parole che sembrano confermare una sfida nella sfida a queste elezioni. Letta e Renzi sono pronti dopo il 25 settembre a rivendicare i propri risultati. Vedremo alla fine chi avrà ragione, ma la sfida interna tra il segretario del Pd e il leader di Italia Viva è già iniziata.