Parla italiano il Gran Premio a Silverstone della MotoGP. E’ Bagnaia a conquistare il successo davanti a Vinales e Miller. Nelle retrovie Quartararo.
La MotoGP riparte nel segno di Bagnaia. Dopo una due giorni non assolutamente facile, il torinese ha giocato il jolly proprio la domenica ed è andato a conquistare una vittoria fondamentale anche in chiave Mondiale.
E’ stata una gara pazza quella di Silverstone. Zarco, partito dalla pole position, ha tenuto in mano la gara almeno per i primi cinque giri. Alle sue spalle Quartararo e Miller, con il francese che subito dopo il long lap penalty è naufragato con evidenti difficoltà a gestire la moto in gruppo. La prima svolta, come detto, alla quinta tornata quando proprio Zarco è finito a terra lasciando via libera agli avversari.
Da qui è iniziato un duello tra Miller e Rins, ma con il passare dei giri è uscito Bagnaia, che a nove tornate dalla fine si è preso la prima posizione e non l’ha più lasciata respingendo nel finale anche i tentativi di Vinales. Da segnalare anche l’ottima rimonta di Bastiani che ha chiuso quarto proprio alle spalle di Miller. Martin, Oliveira, Rins, Quartararo, Aleix Espargaro e Bezzecchi vanno a completare la top ten.
Gara pazza anche in Moto3. La vittoria va a Dennis Foggia, molto bravo nella consueta bagarre finale a resistere ai tentativi di Masia e Oncu. Per l’italiano è un successo che vale doppio considerando le cadute dei due rivali al titolo iridato come Garcia, leader del Mondiale, e Guevara.
In Moto2 successo di Augusto Fernandez davanti ad Alonso Lopez e Jake Dixon. Sesto Celestino Vietti, il migliore degli italiani.
Quartararo conserva la prima posizione nel Mondiale (180 punti). Alle sue spalle troviamo Aleix Espargaro (158), ma si avvicina Bagnaia che con i 25 punti conquistati in questa gara si porta a quota 131.
In Moto3 Sergio Garcia riesce a conservare la sua prima posizione con 182 punti. Vantaggio invariato su Izan Guevara (179), ma si avvicina anche il nostro Dennis Foggia (140). In Moto2 Augusto Fernandez (171) in testa seguito da Ai Ogura (158) e Celestino Vietti (156).