Reddito di cittadinanza usato per il gioco online. Ecco cosa ha deciso il Gip nei confronti di questo ragazzo romano.
Il reddito di cittadinanza non sempre è stato utilizzato nel modo più corretto possibile. Ed è il caso di un ragazzo di 30 anni romano, rinviato a giudizio proprio per avere ottenuto indebitamente gli aiuti statali.
Il giovane, come raccontato da Il Messaggero, utilizzava questi soldi per il gioco online senza dichiarare, però, le sue vincite che sono arrivate a circa 40mila euro. Così alla fine è stato denunciato e rinviato a giudizio del giudice delle indagini preliminari.
La prima udienza è stata fissata per il prossimo 14 dicembre e toccherà poi al giudice decidere se condannarlo oppure archiviare la sua posizione. Ricordiamo che non è la prima volta che accadono queste cose e i precedenti non sono a favore del ragazzo. A fine 2021 una signora di 49 anni è stata condannata a 2 anni e 8 mesi proprio per non aver dichiarato una vincita di circa 170mila euro.
I fatti risalgono al 2021 quando il ragazzo ha presentato la richiesta del reddito di cittadinanza. I parametri richiesti c’erano e quindi è arrivato il bonus da circa 700 euro. Soldi che, come abbiamo detto in precedenza, sono stati utilizzati per il gioco online.
Proprio su queste piattaforme si sono concentrati i controlli della Guardia di Finanza, richiamati dalla condotta sospetta del giovane. Alla fine le Fiamme Gialle sono riuscite a portare alla luce una vincita da 40mila euro mai dichiarata proprio per continuare a ricevere il sussidio.
A dicembre dello scorso anno le indagini sono state chiuse e a distanza di un anno il ragazzo sarà in Aula dopo il rinvio a giudizio. Le carte presentate dalla Procura ha portato il Gip a non archiviare la pratica. Da quanto evidenziato dal pm, il giovane arrivava a giocare fino a 10mila euro al giorno su diverse piattaforme. Ora spetta al giudice decidere se assolverlo oppure condannarlo per quanto successo.