Il dl Aiuti bis porta delle novità importanti per quanto riguarda lo smart working. Ecco cosa cambia dal 1° settembre.
Il Governo ha approvato nel Cdm del 4 agosto il dl Aiuti bis, un provvedimento che ha come obiettivo quello di sostenere le famiglie e imprese in questo momento economico non facile. Ma a sorpresa l’esecutivo nella misura non ha inserito una proroga fondamentale per lo smart working in tempi di Covid.
Nel decreto, infatti, non è presente lo smart working per lavoratori fragili e con figli under 14. Come riportato da TgCom24, il ministro Orlando aveva avanzato una richiesta di maggiori fondi per una proroga del lavoro da remoto per queste categorie fino al 31 ottobre, ma alla fine non c’è stata una risposta positiva dal resto della maggioranza.
Quindi dal 1° settembre tutti dovranno tornare al lavoro e lo smart working sarà possibile solamente con una sottoscrizione di un accordo con il datore di lavoro. Un ritorno alla normalità anche sul lavoro dopo due anni di misure particolari per l’emergenza Covid.
Nonostante il mancato inserimento nel dl Aiuti, la proroga per i lavoratori fragili e con figli under 14 potrebbe arrivare nelle prossime settimane. Il ministro Orlando, infatti, si è messo al lavoro per reperire i fondi per confermare questa misura fino al prossimo 31 ottobre.
Il titolare del Lavoro sta cercando di individuare i soldi giusti per consentire una proroga del provvedimento. Vedremo se l’esponente del Partito Democratico riuscirà a raggiungere il proprio obiettivo oppure alla fine ci sarà un passo indietro e quindi si resterà al ritorno sul luogo di lavoro il prossimo 1° settembre.
In ogni caso si tratta di una misura che rischia di essere una misura provvisoria. Le elezioni del 25 settembre potrebbero cambiare molto anche in chiave smart working e quindi da novembre sono attese delle importanti novità per quanto riguarda il lavoro da remoto che, come abbiamo visto, in questi due anni è stata quasi la normalità.