Anzio, si torna a parlare nuovamente dell’omicidio di Leonardo Muratovic visto che c’è un’altra svolta nelle indagini che riguardano la morte appunto del pugile
C’è un’altra e clamorosa svolta sulle indagini che riguardano l’omicidio di Leonardo Muratovic. Ricorderete il ragazzo che, nella notte del 16 luglio ad Anzio, è stato ucciso con una coltellata fatale fuori ad una discoteca molto conosciuta in zona e frequentata da moltissimi giovani. Il tutto dopo una rissa che si era accesa e che era terminata nel peggiore dei modi. Negli ultimi minuti le forze dell’ordine hanno arrestato una terza persona.
Si tratta di un ragazzo di 27 anni, di origine tunisine, nato e cresciuto ad Aprilia. Dietro le spalle ha precedenti per droga e lesioni. In carcere, per l’uccisione del pugile, si trovano già due persone: i fratelli Adam e Ahmed Ed Drissi, di origine magrebina, di 20 e 25 anni che dopo quattro giorni in cui avevano fatto perdere le proprie tracce si erano costituiti. Proprio nei confronti di questi ultimi due è stata notificata una nuova ordinanza dove viene contestata l’aggravante di motivi abbietti e futili.
Tutte e tre gli indagati sono accusati della morte di Muratovic: ricordiamo che quest’ultimo è stato colpito da una serie di coltellate al petto ed al fianco causandogli la morte per dissanguamento. Non solo: prima di essere colpita con l’oggetto fendente, il pugile è stato colpito con calci e pugni con due coltelli diversi. Le armi, però, non sono mai state trovate.
Gli inquirenti affermano che, in quel momento, la vittima era disarmata e che non aveva a che fare con alcun ambiente criminale. A differenza proprio dei tre che si trovano in carcere con accuse molto pesanti. Le telecamere di videosorveglianza del locale non hanno inquadrato il momento in cui il ragazzo veniva colpito, ma la fuga dei tre che avevano fatto perdere le proprie tracce.